Etica e Intelligenza: rischi e opportunità

Il 12 aprile 2025, presso il Liceo Sereni di Luino, il prof. Compiani dell’Università Cattolica di Milano ha tenuto una conferenza sull’Etica e sull’Intelligenza Artificiale (AI).
Innanzitutto è stata chiarita la definizione di ‘’etica’’, ovvero l’insieme di norme e valori che regolano il comportamento dell’uomo in relazione con gli altri in vista del bene e del male e quella di ‘’intelligenza artificiale", ovvero l'abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l'apprendimento, la pianificazione e la creatività.


È sorto da tempo un dibattito mondiale sugli effetti positivi e negativi a lungo andare dell’impiego dell’Intelligenza Artificiale e Don Compiani ha messo in evidenza i rischi e le opportunità relativi a questa innovazione. L’AI è pervasiva poiché è sfruttata sia in ambito tecnologico che lavorativo e porta allo sviluppo di nuove scoperte in campo medico, scolastico, commerciale e logistico. Inoltre è ottimale per la sua velocità di elaborazione dei dati. L’AI infatti utilizza un linguaggio di tipo matematico-statistico, basato su informazioni che noi stessi offriamo ad essa, creando il mondo dell’infosfera e senza tale offerta non opererebbe. Questa velocità però ha un lato negativo, poiché l’uomo fa fatica a starle dietro e necessita di un continuo aggiornamento. “Non moriremo per l’AI ma a causa dei corsi di aggiornamento’’, secondo il prof. Compiani.
Per queste sue caratteristiche è importante che l’uomo la sappia gestire ed è l’unico che può farlo, perché in lui coesistono sia l’evoluzione naturale che l’evoluzione cognitiva. Quest’ultima ha permesso la nascita della tecnologia, cioè ‘’lo spazio dove il mondo dei desideri si incontra con le possibilità offerte al momento’’. L’Intelligenza Artificiale è un’innovazione poiché ha portato un cambiamento effettivo, a differenza della creatività che si basa sui sogni e spesso non porta a delle modifiche concrete.
L’Etica dell’AI viene dettata dall’uomo perché è priva di pensiero proprio, perciò nell’elaborazione dei dati si adegua a ciò che gli imponiamo noi. Un esempio chiarificatore può essere quello di chiedere ad essa se Dio esiste veramente e a questo punto non otterremo una risposta precisa poiché si tende a voler evitare argomenti scomodi che porterebbero a possibili conflitti. Questo limite prescritto dall’uomo è definito “Politically Correct”.
Con l’avanzare di nuove informazioni, l’AI può modificare le sue risposte nel tempo. Ad esempio qualche anno fa, se si domandava ad essa come potersi suicidare, rispondeva consigliando dei centri di prevenzione e riabilitazione psicologica. Ora invece mostra dei modi in cui farlo. Perciò è importante che l’uomo sviluppi un senso critico riguardo temi sensibili come questo, soprattutto dal momento che siamo così abituati a ricevere risposte immediate senza sforzarci di riflettere.

Philippa Foot, filosofa inglese e docente presso l'Università di Los Angeles, si è dedicata allo studio dell’Etica e ha proposto un esempio che ha portato a un divario sociale di opinioni. Ipotizza un guasto ad una macchina con guida autonoma; inoltre ci sono due pedoni che attraversano la strada: si tratta di una donna che passa con il semaforo rosso ed un uomo che invece passa con il semaforo verde. Chi dovrebbe investire la macchina? Tutti indicherebbero la donna che attraversa con il rosso perché l’etica imposta alla macchina è quella di investire chi non segue le regole stradali decise dall’uomo e quella di recare il minor danno in assoluto. Con tale questione si è sollevato un ampio dibattito riguardo chi sarebbe dovuto essere stato investito e la possibile nascita di disuguaglianze sociali basate sulla scelta presa.
In seguito alla conferenza, alcuni alunni hanno esposto i loro pareri sull’argomento trattato. Qualcuno ha ritenuto che la conferenza sia stata troppo pesante e noiosa perché sono stati presentati temi già conosciuti; c’è chi ha trovato l’incontro non troppo coinvolgente ma alcuni argomenti hanno offerto spunti di riflessione; infine alcuni hanno apprezzato il modo in cui è stato trattato l’argomento e grazie a questa presentazione ora conoscono meglio la tematica.

In conclusione l’Intelligenza Artificiale, anche se agisce in maniera intelligente, non possiede una reale capacità critica ed emotiva. In futuro dovremo prestare sempre più attenzione a ciò che le chiediamo di fare e soprattutto non lasciar che sia essa a prendere decisioni riguardo la nostra vita per mantenere l’umanità che ci contraddistingue.

Sofia Castorini e Angelica Pastro (4D)