Miniere urbane, economia circolare e giustizia ambientale: incontro con Acinque


Il progetto Acinque nasce con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sui temi ambientali più urgenti, incoraggiando comportamenti virtuosi che ciascuno può adottare per ridurre l’impatto sull’ambiente, in particolare quello legato alla produzione di rifiuti.

Viviamo in un sistema commerciale e industriale che incentiva il consumo rapido e spesso produce beni poco durevoli o usa e getta, costringendo i consumatori ad acquistare continuamente. Anche il nostro stile di vita contribuisce alla produzione eccessiva di rifiuti: basti pensare agli acquisti online che comportano una grande quantità di imballaggi, i quali rappresentano circa il 40% della plastica prodotta.

L’Unione Europea ha elaborato una strategia nota come le 4R per affrontare questa emergenza: riduzione, riutilizzo, raccolta differenziata e recupero energetico. Quest’ultimo rappresenta l’estrema risorsa per evitare l’accumulo in discarica, attraverso la termocombustione. Sempre più aziende, come Ferrero o Nestlé, stanno ripensando la struttura dei propri prodotti per allinearsi a questi principi.

Nel corso dell’incontro con i referenti di Acinque di particolare interesse è stato l’approfondimento sul concetto di riutilizzo, che viene incentivato da progetti innovativi come le miniere urbane (Urban Mining). Queste permettono di recuperare materie prime, spesso rare o limitate, da oggetti scartati, trasformandole in materie prime secondarie. In questo modo si prolunga la vita utile di risorse preziose e si limita l’estrazione di nuove, attività spesso devastante per l’ambiente e le comunità locali.

Un esempio emblematico sono i RAEE, ossia i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, suddivisi in cinque categorie:

R1: dispositivi per il microclima (come i frigoriferi)
R2: i cosiddetti “grandi bianchi” (es. lavatrici)
R3: apparecchi con schermo (TV, PC)
R4: piccoli elettrodomestici (cellulari, tostapane)
R5: sorgenti luminose (lampadine).


I RAEE possono essere smaltiti nei centri di raccolta, come quelli di Acinque, oppure restituiti ai negozi al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto, grazie alle logiche “1x1” o “0x1”. L’obiettivo è recuperare da questi rifiuti materiali riutilizzabili, limitando sprechi ed estrazioni nocive per l’ambiente e l’etica.

Potrebbe risultare strano, ma questi rifiuti hanno a che fare anche i comportamenti etici: molti RAEE contengono materiali rari estratti in condizioni disumane, come il cobalto in Congo, spesso scavato da bambini esposti a radiazioni tossiche legate all’uranio. Contrastare queste pratiche significa anche promuovere giustizia sociale e diritti umani.

È quindi fondamentale che la ricerca scientifica, le istituzioni, i tecnici e i cittadini collaborino per sviluppare sistemi sostenibili e realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030. Le miniere urbane, già diffuse in Paesi come l’India (soprattutto per il recupero di materiali dai cellulari), potrebbero rappresentare una svolta anche per l’Italia.

Una logica da combattere è anche quella dell’obsolescenza programmata. Per contrastare questa pratica è importante promuovere sempre di più l’economia circolare, la quale mira a eliminare gli scarti attraverso il susseguirsi di riutilizzo, riparazione, condivisione e riciclo. È sicuramente faticoso ma è indispensabile abbandonare l’economia lineare, quella in cui siamo nati e cresciuti: estrai-produci-usa-getta-discarica. La transizione verso un’economia circolare è possibile, ma richiede consapevolezza, responsabilità e il coraggio di scegliere il bene comune sopra gli interessi economici a breve termine.

L'incontro con i formatori di Acinque è stato molto utile e interessante: ci ha fatto capire quanto sia importante adottare comportamenti responsabili per ridurre la produzione di rifiuti. Siamo rimaste/i colpite/i dal dato della raccolta differenziata nella provincia di Varese, che raggiunge il 78,14%, e siamo felice di vivere in una zona attenta al riciclo.

I quiz proposti durante l'incontro hanno reso la partecipazione attiva e divertente, aiutandoci a fissare meglio i concetti.

Questo progetto ci ha permesso di riflettere sull'importanza della raccolta differenziata non solo per il presente, ma anche per il futuro. Riteniamo fondamentale affrontare questi temi anche a scuola per sensibilizzare sempre più persone e contribuire insieme alla tutela del nostro pianeta.

 Classe 2LES