Il giorno 18 gennaio 2025 il Liceo Vittorio Sereni di Luino ha avuto l’onore di ospitare il dott. Pietro Bartolo, medico della speranza, noto per il suo impegno umanitario e per aver aiutato migliaia di migranti che continuano a sbarcare sull’isola di Lampedusa.
L’assemblea, proposta alle classi del triennio e ad altri istituti scolastici di Luino, è stata un’occasione per ascoltare la storia e l’esperienza lavorativa del dottore, venendo a conoscenza delle atrocità da lui osservate durante i suoi anni lavorativi.
Il dott. Bartolo ha raccontato ai ragazzi della sua esperienza come medico di frontiera, di come questa fosse piena di crudeltà e orrore, di come i migranti abbiano sofferto tremendamente nel cercare di arrivare in un porto come quello di Lampedusa e di come invece molti non sono neanche riusciti a vederlo da lontano. Ha parlato della sua lotta per garantire ai migranti le cure mediche necessarie, nonostante gli ostacoli che ha necessariamente dovuto superare.
Il dott. Bartolo non ha solo illustrato episodi drammatici e di difficoltà, ha anche narrato ai ragazzi storie di speranza e resilienza, di persone che nonostante tutto sono riuscite a ricostruire la loro vita. Per esempio, il dottore ha raccontato come gli è capitato di rincontrare una bambina molto piccola alla quale lui stesso aveva salvato la vita anni prima, spiegando ai ragazzi quali forti emozioni questo ritrovo gli ha suscitato. Ha parlato dell’importanza dell’accoglienza e della solidarietà, di come ognuno di noi nel suo piccolo può fare la differenza per gli altri.
L’incontro con il dottore è stata un’esperienza emozionante e formativa per tutti, che ha veramente coinvolto noi ragazzi presenti portandoci ad ascoltare con interesse le sue parole. Ci ha portato a riflettere sull’importanza di certi valori: comprensione, interesse per il prossimo, partecipazione.
Ringraziamo il dott. Bartolo per aver condiviso con noi la sua storia e la sua esperienza.
Speriamo che il suo messaggio di speranza e solidarietà possa ispirare tutti ad essere più compassionevoli gli uni con gli altri.
Il dott. Bartolo ha raccontato ai ragazzi della sua esperienza come medico di frontiera, di come questa fosse piena di crudeltà e orrore, di come i migranti abbiano sofferto tremendamente nel cercare di arrivare in un porto come quello di Lampedusa e di come invece molti non sono neanche riusciti a vederlo da lontano. Ha parlato della sua lotta per garantire ai migranti le cure mediche necessarie, nonostante gli ostacoli che ha necessariamente dovuto superare.
Il dott. Bartolo non ha solo illustrato episodi drammatici e di difficoltà, ha anche narrato ai ragazzi storie di speranza e resilienza, di persone che nonostante tutto sono riuscite a ricostruire la loro vita. Per esempio, il dottore ha raccontato come gli è capitato di rincontrare una bambina molto piccola alla quale lui stesso aveva salvato la vita anni prima, spiegando ai ragazzi quali forti emozioni questo ritrovo gli ha suscitato. Ha parlato dell’importanza dell’accoglienza e della solidarietà, di come ognuno di noi nel suo piccolo può fare la differenza per gli altri.
L’incontro con il dottore è stata un’esperienza emozionante e formativa per tutti, che ha veramente coinvolto noi ragazzi presenti portandoci ad ascoltare con interesse le sue parole. Ci ha portato a riflettere sull’importanza di certi valori: comprensione, interesse per il prossimo, partecipazione.
Ringraziamo il dott. Bartolo per aver condiviso con noi la sua storia e la sua esperienza.
Speriamo che il suo messaggio di speranza e solidarietà possa ispirare tutti ad essere più compassionevoli gli uni con gli altri.
Martina Cerinotti, Giorgia Lombardo (4U)