Nei mesi di ottobre e novembre 2024 l’associazione “Utopia” ha organizzato presso villa Hussy di Luino degli incontri tenuti dal prof. Leonardo Cavallaro - docente a riposo di Storia e Filosofia del Liceo “V. Sereni” di Luino - nei quali si è discusso della situazione geopolitica globale e delle radici storiche che l’hanno originata.
Gli incontri sono stati divisi per aree geografiche. La prima situazione analizzata è stata la questione israelo-palestinese, riguardante la spartizione del territorio mediorientale dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sono state prese in considerazione le tappe più importanti: le persecuzioni del popolo palestinese, la fuga e la migrazione verso gli Stati arabi durante le guerre arabo-israeliane, la conseguente sovrappopolazione della Cisgiordania e della striscia di Gaza occupata da Israele e l’attuale situazione dello Stato di Israele.
L’incontro successivo si è incentrato sul conflitto Russia-Ucraina a partire dalla caduta dell’URSS, le molteplici guerre civili in Russia, le guerre d’indipendenza degli ex Stati sovietici fino all’odierna contesa della Crimea e del Donbass per ragioni economiche e politiche.
Per completare il quadro delle aree politicamente instabili, è stata approfondita la crisi sino-americana in relazione alla forte tensione taiwanese e alla conquista d’indipendenza con l’aiuto degli alleati di Washington. L’attenzione si è particolarmente focalizzata sul tentativo di monopolio economico degli USA nel continente asiatico in competizione con la potenza cinese. Si è inoltre tenuto in considerazione il posizionamento degli altri Stati asiatici nei confronti di Cina e USA con un occhio di riguardo al fermento nella penisola coreana, in cui il Sud filo-americano non esita a ridurre gli attriti.
Gli interventi del prof. Cavallaro sono stati molto esplicativi: hanno approfondito gli aspetti più disparati, analizzato le cause scatenanti e indagato le questioni storiche per meglio comprendere la situazione attuale e riflettere su possibili prospettive future. Fondamentale, nel corso degli incontri, è stato l’utilizzo di cartine tematiche per una comprensione immediata. I fatti storici sono stati presentati in modo oggettivo con l’obiettivo di informare il pubblico e fornire spunti di riflessione, ritagliando sempre uno spazio, nella parte finale degli incontri, a interventi di chiarimento e/o di commento.
Gli incontri dell’8 e dell’11 novembre 2024 sono stati dedicati all’Afghanistan. Dopo una breve introduzione storica del prof. Cavallaro, il dott. Hakim A. Salim - consulente dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (agenza dell’ONU) - ha raccontato la sua vicenda personale intrecciandola con la storia governativa del Paese. Hakim è nato a Baghlan nel nord dell’Afghanistan, città pilastro nella resistenza contro i talebani e i loro alleati di Al-Qaeda. Gli eventi che hanno segnato la sua vita sono stati innumerevoli: dall’uccisione dell’ex-ministro della difesa Massoud nel 2001, tre giorni prima dell’attentato alle torri gemelle, alla successiva invasione statunitense del Paese, al quale ha fatto seguito il suo lungo e difficile viaggio verso l’Inghilterra. Questa testimonianza è stata intensa e importante per capire cosa succede effettivamente in Afghanistan e come si sentono i suoi abitanti ancora in cerca di libertà.
Gli incontri sono stati divisi per aree geografiche. La prima situazione analizzata è stata la questione israelo-palestinese, riguardante la spartizione del territorio mediorientale dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sono state prese in considerazione le tappe più importanti: le persecuzioni del popolo palestinese, la fuga e la migrazione verso gli Stati arabi durante le guerre arabo-israeliane, la conseguente sovrappopolazione della Cisgiordania e della striscia di Gaza occupata da Israele e l’attuale situazione dello Stato di Israele.
L’incontro successivo si è incentrato sul conflitto Russia-Ucraina a partire dalla caduta dell’URSS, le molteplici guerre civili in Russia, le guerre d’indipendenza degli ex Stati sovietici fino all’odierna contesa della Crimea e del Donbass per ragioni economiche e politiche.
Per completare il quadro delle aree politicamente instabili, è stata approfondita la crisi sino-americana in relazione alla forte tensione taiwanese e alla conquista d’indipendenza con l’aiuto degli alleati di Washington. L’attenzione si è particolarmente focalizzata sul tentativo di monopolio economico degli USA nel continente asiatico in competizione con la potenza cinese. Si è inoltre tenuto in considerazione il posizionamento degli altri Stati asiatici nei confronti di Cina e USA con un occhio di riguardo al fermento nella penisola coreana, in cui il Sud filo-americano non esita a ridurre gli attriti.
Gli interventi del prof. Cavallaro sono stati molto esplicativi: hanno approfondito gli aspetti più disparati, analizzato le cause scatenanti e indagato le questioni storiche per meglio comprendere la situazione attuale e riflettere su possibili prospettive future. Fondamentale, nel corso degli incontri, è stato l’utilizzo di cartine tematiche per una comprensione immediata. I fatti storici sono stati presentati in modo oggettivo con l’obiettivo di informare il pubblico e fornire spunti di riflessione, ritagliando sempre uno spazio, nella parte finale degli incontri, a interventi di chiarimento e/o di commento.
Gli incontri dell’8 e dell’11 novembre 2024 sono stati dedicati all’Afghanistan. Dopo una breve introduzione storica del prof. Cavallaro, il dott. Hakim A. Salim - consulente dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (agenza dell’ONU) - ha raccontato la sua vicenda personale intrecciandola con la storia governativa del Paese. Hakim è nato a Baghlan nel nord dell’Afghanistan, città pilastro nella resistenza contro i talebani e i loro alleati di Al-Qaeda. Gli eventi che hanno segnato la sua vita sono stati innumerevoli: dall’uccisione dell’ex-ministro della difesa Massoud nel 2001, tre giorni prima dell’attentato alle torri gemelle, alla successiva invasione statunitense del Paese, al quale ha fatto seguito il suo lungo e difficile viaggio verso l’Inghilterra. Questa testimonianza è stata intensa e importante per capire cosa succede effettivamente in Afghanistan e come si sentono i suoi abitanti ancora in cerca di libertà.
Thanh Van Boarolo, Ilham Raffaq (4U)