Il PCTO della classe 3U presso la Fondazione “Mons. Comi” di Luino

Da lunedì 19 febbraio 2024 a venerdì 24 febbraio 2024 la nostra classe, la 3U del Liceo delle Scienze Umane, ha partecipato all’attività di PCTO presso la Fondazione “Mons. Comi” a Luino. Questo stage ci ha permesso di prendere parte a molteplici attività riguardanti l’assistenza agli anziani in condizioni autosufficienti e non. La Fondazione è infatti divisa in due parti distinte: la “struttura protetta” che accoglie ospiti con demenze e la “casa albergo” chiamata “RSA” (residenza sanitaria assistenziale) con ospiti non affetti da demenza.

Nel corso della settimana abbiamo affiancato le figure professionali operanti nei vari settori: la classe è stata divisa in gruppi di due/tre alunne e alunni operanti a turno nella RSA e nel polo demenze.

Le attività svolte sono state: educatore, fisioterapia, infermieristica, accoglienza e ASA (ausiliario socio-assistenziale). Durante l’affiancamento agli educatori, abbiamo fornito supporto agli ospiti cercando di ascoltare le loro storie e intrattenendoli con discorsi relativi alla quotidianità. Abbiamo così imparato a controllare l’andamento della situazione e a capire le loro esigenze. Con i fisioterapisti abbiamo partecipato all’attività di ginnastica mattutina e accompagnato gli ospiti nelle camminate lungo i corridoi e nelle sale comuni. Affiancando gli infermieri abbiamo avuto la possibilità di assistere alle medicazioni; in caso di suscettibilità ci è stato concesso di uscire dalle stanze. Durante l’accoglienza ci sono state spiegate le modalità di gestione del sito online e alcuni di noi hanno potuto registrare i nuovi arrivati in struttura e quelli che purtroppo sono venuti a mancare. Con gli ASA abbiamo lavorato a contatto con i pazienti: in particolare abbiamo affiancato gli ospiti del centro diurno, che sono maggiormente indipendenti: venivano accompagnati in struttura al mattino e riportati nelle loro case al pomeriggio.
L’esperienza è stata in generale molto positiva e interessante perché ci siamo immersi nel mondo del lavoro attraverso un approccio diretto con altri individui. È stato complesso, ma colmo di momenti di gioia. Gran parte della classe ha affermato che riuscire a strappare un sorriso agli ospiti con la propria presenza e divertendosi insieme a loro sono alcuni dei ricordi più emozionanti. Ciò che ci rimarrà molto impressa è infatti la loro spontaneità e i rapporti instaurati. La signora Rosa, del centro diurno, ci ha appassionati ai suoi balletti, mentre la signora Romilda ci ha intrattenuti con i suoi ricordi giovanili.

Una delle attività più significative è stata la pet therapy, una terapia non farmacologica per contenere i disturbi comportamentali come l’aggressività, instaurando un rapporto con un animale, in questo caso un setter inglese di nome Piuma. Tutta la classe ha preso parte all’esperienza insieme agli ospiti della struttura protetta e anche per alcuni di noi, per i quali l’esperienza dello stage è stata più complessa sia mentalmente sia fisicamente, questa attività è servita per alleggerire la giornata. Ci ha aiutato a instaurare un rapporto con quei pazienti che non interagivano e grazie a Piuma sono riusciti a fidarsi di noi.

Da questa esperienza abbiamo compreso che nessuno di noi è intenzionato a lavorare in una RSA
perché la maggior parte preferisce l’ambito sociologico e perché non ci sentiamo portati per questo tipo di attività. Per certi di noi richiede un coinvolgimento emotivo tale da non riuscire a rimanere distaccati e altri ritengono che serva un certo tipo di pazienza, che non tutti posseggono, per riuscire a gestire determinate situazioni di emergenza.

Ciononostante alcuni di noi sono interessati a partecipare nuovamente a queste attività come volontari: oltre al rapporto creatosi con gli ospiti, molti di questi ultimi non ricevono visite da parenti o amici e, percependo la felicità e il piacere che essi hanno avuto nel parlare con noi, abbiamo capito quanto la nostra presenza sia importante e porti allegria nelle loro giornate.

Consigliamo questa esperienza alle classi future affinché possano comprendere a pieno la bellezza della vita, della gioventù in particolare, ma anche l’importanza di mantenere sempre il sorriso in ogni momento.

 Ilham Raffaq, Isabel Comacchio e Jamila Annovi (3U)