IL PROGETTO DI EDUCAZIONE CIVICA DELLA 3^ALF E 3^BL: L'INCONTRO CON I RAGAZZI DEL "BULLONE"

Se ci avessero detto che avremmo potuto aprirci con gli altri, e soprattutto con noi stessi, grazie ad un progetto scolastico, non ci avremmo creduto. Ragione per cui, il percorso intrapreso con i ragazzi del "Bullone” è stato non solo emozionante ma anche sorprendente.
Abbiamo avuto la possibilità di essere ascoltati senza essere giudicati. Abbiamo affrontato insieme i fantasmi del nostro passato appurando che da ogni nostra cicatrice possa fiorire qualcosa di magnifico. Crescere vuol dire mettersi in discussione, per noi è voluto dire anche aprirci e affrontare le nostre paure. Abbiamo dovuto riportare, sotto forma di disegno, le nostre cicatrici, sia fisiche che dell’animo, sul “David” di Michelangelo o la “Venere di Milo”. La scelta era personale, dovevamo semplicemente sentirci rappresentati da quel disegno. 
Malgrado sia stata dura mettere per iscritto cosa ci fa più male, è stato piuttosto fortificante e soprattutto ci ha fatto capire quanto normale e legittimo sia soffrire. È stato decisamente liberatorio riportare su carta ciò che, fino a quel momento, poteva essere rimasto solo dentro noi stessi. 
Abbiamo concluso questa attività con un messaggio meraviglioso, lasciatoci da un ragazzo del "Bullone”, ovvero: “Mi sono sentito tanto essere umano oggi perché più che mai mi sono sentito sollevato dal compito di essere perfetto”. 
È necessario vivere fino in fondo ogni momento che la vita ci regala, abbiamo compreso quanto sia fondamentale non farsi ostacolare dal passato.

Valentina Granai, Chiara Adreani, Federica Filippini (3^ALF).