Il documentario proposto dal professore di filosofia ‘’Il senso della bellezza – arte e scienza al CERN’’ (Valerio Jalongo, 2017), è stato guardato da noi alunni della 3^E. La visione di questo era finalizzata a mettere in luce la correlazione tra la ricerca scientifica attuale, ma valida anche parlando delle idee dei filosofi presocratici, e la bellezza che questa porta con sé.
Scienziati e ricercatori ritengono che i numeri siano la chiave per scoprire i segreti dellanatura. Inoltre, gli astronomi che ricercano al CERN sostengono che esista un’armonia nell’universo, proprio come i pitagorici: le loro idee di armonia dell’universo fondato sui numeri, infatti, si sono rivelate straordinariamente corrette: quasi ogni fenomeno naturale si può spiegare grazie a calcoli matematici e fisici, quindi le loro ipotesi di armonia dell’universo si sono rivelate teoricamente esatte. Nonostante la loro semplicità, esse si trovano, per l’appunto, alla base della moderna matematica ma anche dell’astronomia.
Successivamente, qualcuno è riuscito ad identificare dei richiami ad Einstein, che abbiamo studiato per un progetto di educazione civica con il professore di fisica e la professoressa di matematica. Il documentario ha aperto una parentesi sulla connessione dei suoi studi con quelli perseguiti al CERN.La visione di questo video è stata apprezzata da quasi tutta la classe, anche se non da tutti: chi non l’ha apprezzata, desiderava maggiore approfondimento sulle parti più scientifiche, oppure riteneva che arte, scienza e bellezza non siano più correlate tra di loro come lo erano invece in passato; c’è anche chi pensa solamente che l’Europa abbia investito troppi soldi nell’acceleratore di particelle. Chi lo ha apprezzato, invece, ha notato molta cura anche nella selezione delle immagini e degli effetti speciali.
Uno dei principi fondamentali trattati nei commenti è stato il fatto che la bellezza è soggettiva e propria per ognuno di noi. La domanda fondamentale è se la bellezza sia solo un’idea astratta o qualcosa di concreto, che bellezza sia portata dalle imperfezioni nelle simmetrie o nella ricerca della conoscenza. Nonostante il passare del tempo, le opinioni degli uomini non cambiano e con il crescere della nostra conoscenza dell’universo non smettiamo mai di cercare risposte, come se ci divertissimo ad inseguirle.
Ma forse è proprio per questo che continuiamo a cercare: probabilmente la vera bellezza è quella piccola e ultima parte di mistero che ci appare di fronte quando pensiamo di conoscere la verità per intero; forse il senso stesso di quella meraviglia è solo convincerci a continuare a cercare più in profondità, forse non è la natura che ama nascondersi, ma siamo noi che amiamo cercare la verità che porta con sé.
Progetto di:
De Witt Samuele
Giancroce Giorgia
Sist Alessandro