Laveno e il progetto SERR (settimana europea per la riduzione dei rifiuti)

Ciao! Siamo Sofia Sahnane e Lucia Luna Torri della 2LES di Laveno, abbiamo avuto l'opportunità di intervistare due ragazzi della 5B, Camilla Bernocchi e Niccolò Braga.

In cosa consiste precisamente l'attività svolta che rientra nella settimana SERR (settimana europea per la riduzione dei rifiuti)?
C: Nella mattinata di sabato 27 novembre la nostra classe si è recata con alcuni soci di Legambiente presso i supermercati Coop, Tigros e Dpiù e i negozi alimentari di Laveno (panetterie, gastronomie e ortofrutta), per presentare il progetto “Spesa sballata”. Il nostro scopo era illustrare una modalità di acquisto e di vendita sostenibili e green. Dal momento che la produzione degli imballaggi e il loro smaltimento incidono sulle emissioni climalteranti, è possibile ridurre il loro uso con appositi contenitori riutilizzabili come vaschette ermetiche oppure acquistando frutta e verdura con retine di plastica. In questo modo si può diminuire l’utilizzo dei sacchetti monouso, poiché queste retine possono essere riutilizzate fino a 100 lavaggi. Infatti, secondo i dati della sperimentazione, questa iniziativa evita 170 imballaggi monouso annui per famiglia, di cui, nel caso della plastica solo il 40% viene riciclato.

Pensate che sarebbe utile che la nostra scuola ci facesse partecipare più spesso ad iniziative di questo tipo?

N: Di sicuro sarebbe utile promuovere più iniziative di questo tipo in ambito scolastico per sensibilizzare maggiormente noi tutti, appartenenti alla nuova generazione, verso comportamenti più idonei e consapevoli. Inoltre sarebbe importante estendere queste attività all'esterno della scuola per garantire una maggiore partecipazione della comunità. Quindi, a nostro parere, sarebbe opportuno un lavoro combinato attraverso il quale noi studenti possiamo diventare i portavoci della coscienza ambientale al di fuori delle aule scolastiche

Cosa avete imparato da questo progetto?
C: Abbiamo avuto modo di interagire con i rivenditori e i clienti dei diversi punti vendita per presentare l’iniziativa della “Spesa sballata” e quindi capire come approcciarsi a loro, imparando anche a gestire il rifiuto. Spesso infatti non abbiamo avuto riscontri positivi perché i clienti dei supermercati non sembravano interessati all'argomento oppure c’è scarsa attenzione in tal senso. Addirittura in alcuni negozi siamo stati mandati via prima di parlare, perché manca questa sensibilità verso le tematiche ambientali. Abbiamo anche incontrato venditori molto gentili predisposti ad ascoltarci, i quali hanno chiarito le ragioni delle loro riserve, soprattutto di natura burocratica. D’altra parte questo progetto ha bisogno della collaborazione di tutti (esercenti, clienti, responsabili di ATS e della Regione Lombardia) per essere concretamente attuato su larga scala. Ad oggi infatti è solo un progetto pilota al quale ha aderito la Coop di Laveno, mettendo a disposizione le retine di plastica per frutta e verdura e circoscrivendo la “spesa sballata” ad alcune famiglie selezionate. Anche in alcuni punti vendita Coop e Carrefour di Varese è possibile aderire all’iniziativa.

Questo progetto può esservi di aiuto nel vostro futuro?
N: Questo progetto più che per il futuro ci servirà per il nostro presente. Per garantire che la terra sia abitabile dovremmo attuare significativi cambiamenti negli stili di vita e nelle abitudini, come per esempio la “Spesa sballata”, che ci aiuteranno a vivere una vita più serena e, si spera, con meno rifiuti.

Sofia Sahnane e Lucia Luna Torri (2LES)