1941, volano le Streghe della Notte

Ciò che mi ha affascinato di più è stato il coraggio e la resilienza che hanno accompagnato e sostenuto le soldatesse, ma procediamo per gradi, stiamo parlando di ragazze, madri, studentesse e lavoratrici che hanno risposto con prontezza e fermezza alla richiesta dell'arruolammento durante il periodo più difficile per lo stato sovietico durante la guerra.
Non molto tempo fa mi sono imbattuta in un libro, che da il titolo a questo articolo, scritto dalla giornalista Ritanna Armeni.
La trama racconta di una storia semi-dimenticata del Reggimento 588 dell'Aviazione Sovietica, attivatosi durante la Seconda Guerra Mondiale a protezione dell'URSS durante l'offensiva nazista.

Foto ufficiale di alcune reclute del reggimento


Ovviamente stiamo parlando di un ambiente, quello militare, che definire ostile è irrisorio, lo scontro fra i due generi è stato inevitabile, durante l'arruolamento alle donne non era permesso un errore, una sbavatura perchè la loro credibilità era compromessa a priori dovuta al fatto della disparità di genere.
Marina Raskova


A ripensarci ora il permesso ottenuto da Marina Raskova (aviatrice di punta tra le file dell'URSS) da parte di Stalin sembra quasi fantascienza, negli anni quaranta, uno dei dittatori più temuti, ha dato il nullaosta per la creazione di un reparto tutto al femminile, senza il alcun controllo di ufficiali maschi.

Ad arruolarsi furono circa ottanta donne, che dovettero sostenere appena due mesi di preparazione militare prima di partire per il fronte, il loro compito? Bombardare i campi tedeschi su suolo Sovietico durante la notte.
Più facile a dirsi che a farsi, i mezzi a loro disposizione erano scarsi partendo dalle divise arrivando agli aerei che pilotavano, i Poliparkov-Po2, passati alla storia come "lampade al cherosene", aerei biposto di tela e legno di modestissime dimensioni.
Ogni notte le Streghe si dividevano a coppie, la pilota e la navigarice, salivano sui Poliparkov-Po2, sprovviste di radar e paracadute, con gli aerei cariche di bombe e si affidavano alla loro abilità, prontezza di riflessi e sangue freddo e volavano fino ad arriravare a compiere più di un migliaio di voli a notte.

In questo libro non è contenuta solamente una parte nozinistica su una guerra di cui ormai conosciamo quasi tutti gli aspetti ed i volti, è una storia di rivalsa, di sete di parità e patriottismo, ma anche, purtroppo di silenzi, perchè nonostante tutte le superstiti sono state insignite dell'onoreficenza di "Eroine Sovietiche" , negli anni hanno continuato a frequentarsi e commemorare le loro compagne cadute in guerra o a causa del passare impietuoso del tempo,  la loro storia è andata via via sfumando, rimanendo relegara ad una teca contenente dei documenti, la bandiera del reggimento e forse una divisa nel Museo dell'Armata Rossa a Mosca, forse perchè avevano dimostrato che veramente una donna può tutto, ma all'epoca, era forse troppo pericoloso?

Irene Brioschi, 5BL