Un sogno “visitabile”? Storia e futuro dei Castelli di Cannero

Una presenza costante, ma discreta nella nostra vita; un sogno fluttuante sul lago, così vicino, ma così irraggiungibile. Finora.
In quest’ultimo periodo si è parlato molto dei Castelli di Cannero (proprietà della Fondazione Borromeo), riguardo alla riapertura al pubblico: al momento non vi è stato nessun riscontro nella pratica, infatti ufficialmente non sono permesse visite fino a nuovo avviso.
Per saperne di più, ora ho intervistato il noto storico dell’arte Andrea Spiriti, che mi ha parlato nel dettaglio del passato, del presente e del futuro di questo importante patrimonio artistico.
In antichità, quando la grande famiglia dei Visconti possedeva molti territori, tra cui i Castelli, inizialmente fu fortificata solamente l’isola principale e poi, solo successivamente, anche il piccolo “scoglio” affiancato ad essa. Ma quando il potere della famiglia andò a disperdersi, l’isola finì nelle mani di alcuni briganti e rapinatori, detti Mazzardi, il cui simbolo era una mazza, strumento rappresentativo di rapine ed aggressioni: questa sorta di pirati spesso saccheggiava le imbarcazioni che passavano vicino al loro dominio. Il loro “potere” durò dieci anni, per l’appunto dal 1404 al 1414 (ovviamente dopo Cristo!), quando vennero annientati dai soldati milanesi su ordine proprio dei Visconti, i quali intendevano riconquistare i loro territori, che avevano perso circa dieci anni prima.
Tale è la storia che questo meraviglioso posto ha visto accadere sotto le sue possenti mura, ma ora parlerò dell’attualità: il castello doveva essere restaurato a causa di rischi di cedimenti e di instabilità del terreno, essendo vicinissimo al lago.
La recente pandemia COVID-19 ha purtroppo estremamente rallentato i lavori, che però dovrebbero terminare, se tutto andrà bene, tra un anno, permettendo agli affascinanti Castelli di riaccogliere calorosamente il loro pubblico.

Mario Facchetti (1B); fotografie inedite del Prof. Andrea Spiriti