IL CARNEVALE


ANCHE IN OCCASIONE DEL CARNEVALE IO, GRETA, E LA MIA AMICA ZOE ABBIAMO IL DESIDERIO DI FARVI VIAGGIARE IN VARIE CITTÀ ATTRAVERSO IL NOSTRO ARTICOLO UTILIZZANDO UN PO’ DI FANTASIA…VI AUGURIAMO UNA BUONA LETTURA E UN BUON DIVERTIMENTO!

IL CARNEVALE
Il Carnevale è una commemorazione mobile celebrata nella Chiesa Cristiana, in particolare in quella cattolica. Ci sono diverse etimologie riguardo alla parola “carnevale”, la più avvalorata deriva dal latino carnem levare, ossia levare, eliminare la carne; infatti indicava il Martedì grasso, quando incominciava il periodo di digiuno della Quaresima. Il Carnevale ha le sue radici nell’antichità, come per esempio le grandi dionisie greche e i saturnali romane. Per queste celebrazioni, le gerarchie sociali si capovolgevano e, una volta terminate le festività, fino al ciclo successivo, si ripristinava l’ordine. Per comprendere la differenza del carnevale ambrosiano e romano, dobbiamo parlare di Chiesa latina. La Chiesa latina si diffuse ai tempi dell’Impero romano d’Occidente, in sostanza i riti liturgici si basano sulla tradizione latina, questa si differenzia dalla Chiesa orientale. A sua volta la Chiesa latina si conformò al territorio, alla cultura e alla diversità dei popoli, di conseguenza ci sono varianti al modo di celebrare Cristo. Motivazione per cui abbiamo il rito romano, discendente della Chiesa di Roma, e pertanto il più diffuso; mentre il rito ambrosiano è adottato nell’arcidiocesi di Milano e zone limitrofe. Nel carnevale ambrosiano, il periodo quaresimale incomincia la prima Domenica di Quaresima, dunque l’ultimo giorno di Carnevale è Sabato, quattro giorni dopo rispetto al Martedì grasso. A differenza il Carnevale romano inizia con il Giovedì grasso e termina con il Martedì grasso.

Durante le nostre prime due tappe visiteremo Viareggio e Venezia

IL CARNEVALE DI VIAREGGIO

Il Carnevale di Viareggio è uno dei più importanti del mondo, d’Europa e d’Italia.
Questo noto Carnevale è caratterizzato dalla presenza di numerosi e maestosi carri allegorici che trattano temi della contemporaneità o che rappresentano figure con ruolo importante nel mondo.
Tutto questo ebbe inizio, quando nel 1873, alcune persone discutevano sull’idea di proporre una sfilata il giorno del martedì grasso. Qualche tempo dopo sono comparsi dei magnifici carri che sembravano dei veri e propri monumenti. Questi carri trionfali erano fatti di legno o juta e spesso adornati con qualche fiore colorato che venivano progettati e poi montati da fabbri o carpentieri. Ai giorni d’oggi però si utilizzano anche la carta pesta e altri materiali di riciclo con lo scopo di non sprecare e lavorare in modo ecologico.
Le sfilate ripresero solamente nel 1921, dopo la Prima Guerra Mondiale. Per questa occasione venne composta una canzone che ancora oggi si sente nelle vie di Viareggio durante le sfilate dei carri conosciuta come  “Coppa di Champagne” o “Inno del Carnevale". Da quel momento il Carnevale di questa nota città non è mai finito, ogni hanno diventa sempre più importante infatti, oggi, è evento di fama internazionale. Ogni anno si svolgono parate e sfilate di carri allegorici nel periodo tra la fine di gennaio e l'inizio di marzo e partecipano oltre 600.000 spettatori.

IL CARNEVALE DI VENEZIA

Quando parliamo di Carnevale, non possiamo non citare Venezia, forse uno
dei più apprezzati al mondo. I primi documenti che attestino il Carnevale risalgono al Doge Vitale Falier nel 1094. Il fine di questa festività era donare, anche ai ceti umili, un momento di spasso con musica e balli. La festa pubblica ufficiale, fu riconosciuta solo nel 1296, quando un editto della Repubblica della Serenissima sancisce festivo il giorno precedente l’inizio della Quaresima. Durante la festività, come nell’antichità, i ruoli sociali erano aboliti e si dedicavano al divertimento, era consentita persino la beffa dell’aristocrazia, ciononostante indossavano delle maschere che garantivano l’anonimato. Al contrario di oggi, in passato, il Carnevale incominciava a ottobre, per poi incrementarsi dopo l’Epifania fino al giorno precedente la Quaresima. Nel Seicento, il Carnevale si avviava il 26 dicembre e si concludeva il Martedì grasso. In questo secolo di massimo splendore si celebrava in Piazza San Marco, lungo la riva degli Schiavoni e nelle principali zone di Venezia. Il Carnevale incominciò il suo lento declino durante la dominazione austro-francese, poiché i governanti non gradivano questi svaghi, per cui erano ammessi solo feste nei palazzi: fino all’ultimo Carnevale nel 1797. La tradizione del carnevale veneziano furono restaurate solamente nel 1967 con sfilate in maschera e in costume. Nel 1979 mediante numerose associazioni, enti turistici, al Comune di Venezia e il teatro della Fenice si sono rievocate le tradizioni, i teatri per le strade, maschere, musica e balli. Il volo dell’angelo che si tiene la prima domenica di Carnevale, dal 2001 Colombina (altro nome del volo dell’angelo) è stato sostituta da una donna, in passata era un uccellino meccanico che scendeva dal Campanile di San Marco al Palazzo Ducale e, a metà del suo viaggio, si apriva una botola da cui uscivano coriandoli. E la Feste delle Marie, ripristinata solamente nel 1999 nel primo sabato di Carnevale, viene eletta una delle dodici Marie, che vincerà un premio.
Durante la terza tappa vi vorremmo far conoscere il Carnevale di Rio de Janeiro e il Carnevale di New Orleans.

IL CARNEVALE DI RIO DE JANEIRO

Il Carnevale di Rio è sicuramente uno dei più conosciuti al mondo, probabilmente nato influenzato da Entrudo, un festival di origine portoghese. Per i brasiliani il Carnevale significa “addio alla carne” poiché ci si adegua alla Quaresima, il periodo di quaranta giorni durante il quale i cristiani non devono consumare carne, alcol e altri piaceri mondani. Questo periodo inizia il Mercoledì delle Ceneri e termina a Pasqua. Il Carnevale di Rio de Janeiro si festeggia nella settimana che porta all’arrivo del mercoledì delle Ceneri e oggi è un evento molto famoso, visto da moltissime persone che provengono da tutto il mondo.
Durante i festeggiamenti si svolgono sfilate di Samba in tutta la città con la presenza di numerosi e magnifici carri allegorici, coloratissimi costumi, migliaia di ballerini, cantanti e musicisti.
Per esibire i lavori che hanno richiesto un duro impegno alle scuole che partecipano a questo evento durante il lungo anno di preparativi occorrono 85 minuti per carro.
Alla fine del Carnevale ogni anno viene premiata la scuola che ha svolto il lavoro migliore e che ha anche danzato in modo impeccabile.

IL CARNEVALE DI NEW ORLEANS

Il Carnevale di New Orleans conosciuto anche, come Mardi Gras (Martedì grasso) inizia il giorno dell’Epifania. Durante i festeggiamenti si possono vedere cortei, balli e ricevimenti, solitamente in maschera. Se il tempo lo permette ogni giorno si può partecipare ad una parata, ma le più estese si
svolgono gli ultimi cinque giorni. L’organizzazione del Carnevale è affidata a un ente, Carnival Krewe, chi sfila lancia alla folla coriandoli, monete di legno o di plastica con inciso il logo e piccoli giocatoli. Le parate seguono un ordine preciso che si protrae da anni: cominciano nei quartieri alti di Mid-City e continuano lungo San Charles Avenue e Canal Street. I colori dei travestimenti sono tre: il verde che simboleggia la fede religiosa, l’oro per segnare il potere e il porpora, invece la giustizia. Sempre con questi colori è glassato il tipico dolce del Mardi Glas: la King Cake, una ciambella di pan brioche alla cannella, il cui nome è ispirato ai Re Magi, di fatto al suo interno è custodito una statuina di Gesù bambino, il fortuna che lo troverà, avrà un anno prosperoso e il dovere di portare una nuova statuina per la King Cake dell’anno seguente.

Nella terza tappa giungeremo a Nizza per farvi conoscere il magnifico Carnevale di questa città.
Le ultime tappe saranno quelle che vi faranno scoprire il carnevale di Nizza, Londra e Notting Hill.

IL CARNEVALE DI NIZZA

Il Carnevale di Nizza è uno dei più importanti in Francia soprattutto della zona della Costa Azzurra ed è anche molto celebre nel mondo.
Questo Carnevale ha origini antiche, infatti, la prima esibizione è avvenuta nel febbraio del 1873.
Nella città di Nizza durante le due settimane di festeggiamenti si svolgono diversi eventi ma quello che attira maggior attenzione è sicuramente la sfilata dei carri allegorici che accompagnano anche la famosa battaglia di fiori che sono l’elemento principale del Carnevale di questa città. Le sfilate cominciano il giorno di martedì Grasso nel primo pomeriggio e i festeggiamenti per quel giorno terminano a tarda notte con fuochi d’artificio e tanta musica allegra.
I soggetti delle sfilate, come abbiamo detto prima, sono i carri. I carri che si esibiscono sono venti e sono gonfiabili o fatti di cartapesta, decorati con numerosi fiori profumati e colorati e il tutto è accompagnato da migliaia di persone mascherate. I soggetti sono i temi dell’anno.

LONDRA E IL CARNEVALE DI NOTTING HILL

Il Carnevale di Notting Hill è il più esteso Street festival d’Europa e si celebra l’ultimo lunedì del mese di agosto, e si svolge per due giorni consecutivi. La nascita di questo evento si colloca nel 1965, da un piccolo gruppo di emigrati dei carabi, che negli anni ha sempre attratto più turisti fino a renderlo un’attrazione imperdibile. Durante i due giorni dell’evento, i protagonisti sono danzatori, musicisti, persone in maschera per i cortei, e balli afro-americani. Gli inglese non festeggiano in particolar modo il Carnevale, tuttavia il Martedì grasso, in alcune città, celebrano “Pancake Tuesday”. In questa giornata i partecipanti si sfidano a una corsa facendo saltare dentro una padella i Pancake, senza farli cadere altrimenti saranno eliminati.

I DOLCI DI CARNEVALE

L’Italia è un paese molto conosciuto in tutto il mondo per le sue specialità gastronomiche e, anche in occasione del Carnevale, ci sono moltissime delizie da gustare. Ovviamente ogni regione ha i suoi dolci tipici ma alcune bontà accomunano tutta l’Italia.
Tra i dolci di Carnevale quello più conosciuto è senza dubbio la chiacchiera che sentiamo chiamare con nomi diversi a seconda della regione in cui ci troviamo: in Lombardia chiacchiere (Milano) o lattughe, in Veneto sassole, gelane o crostoli, in Trentino e Friuli Venezia Giulia gròstoi, in Liguria e Piemonte bugie, in Emilia Romagna fiocchetti o intrigoni, in Toscana cenci o crogetti, in Sardegna meraviglie, in Basilicata, Campania e Puglia chiacchiere, nel Lazio e nelle Marche frappe, in Abruzzo cioffe e in Sicilia testi dei turchi.
Le chiacchiere sono amate da moltissime persone e vengono decorate e successivamente gustate con zucchero a velo, con zucchero semolato o con cioccolato fondente o al latte a seconda dei gusti.
Il secondo dolce che si mangia spesso in questo allegro periodo di festa sono le Castagnole dette anche tortelli di San Giuseppe.
Le Castagnole sono preparate con un impasto di latte, lievito, uova, zucchero e farina con il quale vengono formate delle palline che poi vengono cotte in forno o fritte in olio evo o di semi e poi riempite con crema pasticcera o semplicemente cosparse di zucchero a velo o zucchero semolato.
Una preparazione semplice e veloce da cucinare a Carnevale che ha origini antiche e che viene spesso preparata da moltissime nonne e moltissimi nonni per i propri nipoti sono le frittelle di mela che in alcune zone vengono chiamate frittelle dello zio lupo.
Si preparano tagliando delle mele (ripulite dal torsolo e sbucciate) a fette molto sottili che poi vengono immerse velocemente nel succo di limone e in seguito passate nella pastella e messe in forno o in padella con poco olio e poi servite calde o tiepide con dello zucchero a velo.
In realtà questo semplice dolce, nonostante sia tipico di Carnevale, si prepara durante tutto l’anno.
Ovviamente un'altra delizia semplice da preparare sono i biscotti che si possono decorare utilizzando la propria fantasia.
L’ultimo piatto che vi vorrei fare assaggiare con la fantasia in questo nostro “viaggio” sono i Bocconotti abruzzesi.
I Bocconotti sono delle tartellette di pasta frolla che vengono riempite con marmellata d’uva oppure con un impasto di mandorle, mosto d’uva e cioccolato (dipende dalla tradizione famigliare) e poi coperte ancora con un sottile strato di pasta frolla. Vengono cotti in forno e serviti con zucchero a velo.

SPERIAMO CHE ANCHE SE QUEST’ANNO NON POTRETE PARTECIPARE AD UNO DI QUESTI EVENTI DI AVER FATTO NASCERE IN VOI IL DESIDERIO DI POTERLO FARE IL PROSSIMO ANNO.

Greta Piterà (2AL) e Zoe Romano (2D)