EPIFANIA

 

La festa cristiana che chiude il ciclo della liturgia della natività, si celebra dodici giorni dopo il Natale, assumendo il nome di Epifania del Signore. I Paesi con il calendario gregoriano celebrano questa festività, il 6 gennaio; là dove il calendario utilizzato è quello giuliano, nelle Chiese orientali, dal 1990 al 2099, cadrà il 19 gennaio. 

Il termine deriva dal verbo greco antico, epifànio, che significa “mi rendo manifesto”, e dal sostantivo femminile, epifàneia, la manifestazione. Questo termine fu associato alla natività, dai tempi di Giovanni Crisostomo. Per la nostra religione è una festa di precetto tuttavia non civile; nei Paesi in cui la festività non è di precetto, si colloca la prima domenica tra il 2 e l’8 gennaio. In alcune forme eccezionali di rito romano, ancora presenti nella chiesa anglicana e in diverse protestanti, la festività avvia il Tempo di Epifania, un periodo liturgico che si estende per otto giorni, nel quale ci sono le seguenti celebrazioni: l’Epifania del Signore che cade il 6; la domenica dopo l’epifania, la festa della Sacra Famiglia; infine il 13 gennaio la commemorazione del Battesimo di Cristo.

I MAGI
I personaggi immancabili nel nostro presepe sono i re Magi. Sebbene non fossero tre, non si menziona se fossero re o maghi, di loro non si conosceva nemmeno il nome: infatti, quello che conosciamo oggi, deriva dai Vangeli apocrifi. Il termine magi è più facilmente attribuito alla religione dello zoroastrismo indicando, secondo le tradizioni greche, sacerdoti con doti di astronomia e chiaroveggenza. Il numero dei magi varia da due a quattro nelle prime rappresentazioni paleocristiane, nelle pitture catacombali e nei sarcofagi, l’unica certezza era data dai loro abiti orientali. I tre doni portati sono attribuiti al numero perfetto, così come confermano i Vangeli apocrifi, che ne citano i nomi, la fratellanza e i regni: il primo, Melchiorre, governava sui persiani, il secondo, Baldassare sugli indiani, per concludere con Gaspare, che regnava sugli arabi. Essi rappresentano dunque le tre razze umane: la semita, la giapetica e la camitica. Le loro differenti età rappresentano le fasi della vita ovvero la giovinezza, la maturità e la vecchiaia.
Secondo il Vangelo di Matteo, l’unica fonte ufficiale, i re magi provenivano da Oriente per venerare Gesù, guidati da una stella. Una volta arrivati a Gerusalemme, chiedendo informazioni sulla nascita del re dei Giudei, mettono in allerta Erode, che li chiamò in segreto e chiese loro di informarlo quando avessero trovato Il Re dei Giudei. I magi proseguirono il viaggio per Betlemme e, trovando Gesù, lo adorarono e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. L’oro simboleggia la regalità divina, rappresentata sulla terra dal potere. L’incenso è emblema di purezza e di autenticità. La mirra è una resina per imbalsamare i corpi o curare ferite, con cui fu cosparso anche il corpo di Gesù, segno di cura e carità. Ai Magi apparve in sogno un angelo che li avvertì di non fare ritorno da Erode.

I MAGI DANNO VITA ALLA TRADIZIONE DELLA BEFANA
La tradizione della Befana è strettamente legata ai Magi. Si narra che essi, oltre ad essere guidati da una stella, chiesero indicazioni a una vecchietta. Insistettero perché si unisse a loro nel viaggio, ma lei rifiutò. Quando furono partiti, la donna si pentì, così decise di preparare un sacco di dolci e ritrovarli, ma non ci riuscì. Iniziò allora a bussare a ogni porta, regalando dolci ai bambini,ncon l’auspicio di trovare Gesù bambino.

ITALIA
L'Epifania è una festa cristiana che viene celebrata dodici giorni dopo Natale, esattamente il 6 gennaio.
Questa festa, oltre a simboleggiare la fine del periodo delle festività, dal detto “l’epifania tutte le feste porta via”, rappresenta a livello religioso un evento importante, ossia, l’arrivo dei tre Re Magi che portano doni a Gesù nella sua mangiatoia.
Solitamente, in Italia, i bambini posizionano delle calze vuote vicino al camino, alla finestra o all’albero di Natale, in attesa che la Befana le riempia di dolciumi e frutta. La tradizione, però, vuole che la Befana lasci dolciumi e frutta ai bambini buoni e obbedienti mentre, ai bambini più monelli del carbone.
Questa usanza però sta scomparendo poiché oggi vengono principalmente utilizzate calze preconfezionate riempite di giochi e dolciumi.
Pensiamo sia un peccato perdere le vecchie usanze.
Chissà che ’Epifania del 2021 possa far riscoprire le vecchie tradizioni…..!!! La Befana era una figura tipica solo di alcune regioni ma, con il passare degli anni, è diventata simbolo di questa festa in tutta la penisola italiana.
Questo personaggio è conosciuto dai bambini come un’anziana signora che vola su una scopa nel cielo scuro della notte per raggiungere le loro case, vestita con stracci, con scarpe rotte e con un cappello molto rovinato. All’apparenza può sembrare spaventosa e magari cattiva ma, in realtà, è una donna dal cuore generoso con chi è stato bravo tutto l’anno.
Durante il giorno dell’Epifania in Italia, a seconda della regione, si gustano diverse tipologie di dolci.
Molto conosciuti sono i cammelli di sfoglia che si possono accompagnare con crema pasticcera alla vaniglia, al limone o con crema chantilly; ma ci sono anche la Fugassa della Befana di origine piemontese, i cavallucci di Siena di origine toscana, la pinsa detta anche pizza di polenta di origine veneta, i pepatelli (biscotti simili ai cantucci) di origine abruzzese, la pastiera e gli struffoli di origine campana e le cartellate baresi di origine pugliese.
Molte famiglie, proprio come si fa nelle giornate di tutte le feste, si riuniscono per pranzare insieme seguendo un menù libero.

FRANCIA
L’Epifania in Francia si celebra il 6 gennaio.
Le famiglie preparano un dolce tipico di origini antichissime che risalgono ai tempi dell’Impero Romano: la Gallette des Rois.
All’interno di questo dolce viene inserita una fava che fa diventare re o regina della festa chi la trova, simboleggiando inoltre fortuna per il nuovo anno.
Questo dolce rappresenta l’arrivo dei tre Re Magi con i doni per Gesù. La torta è farcita con crema e mandorle: si può acquistare in pasticceria ma anche prepararla in casa. La tradizione vuole che la torta venga tagliata in tante parti quanti sono i commensali. L’ultima porzione viene chiamata “del povero”, perché anticamente veniva donata alla prima persona bisognosa che bussava alla porta.

…E NEGLI ALTRI PAESI
Per accogliere i re Magi, i bambini spagnoli, la notte del 5 gennaio, collocano all’ingresso un bicchiere d’acqua per i cammelli assetati e qualcosa da mangiare. La mattina seguente, si svegliano all’alba per vedere i regali che hanno ricevuto. In questa giornata, si svolgono per le città numerosi cortei, in cui i tre magi sfilano a bordo di carri decorati. Le tradizioni spagnole si sono diffuse a Cuba, in Messico e nell’America centrale e meridionale.

In Islanda, ci sono ben tredici Babbo Natale, uno per ogni giorno, da Natale in poi uno dopo l’altro lascia la città. Il 6 gennaio l’ultimo lascia la città, segnando l’epilogo delle feste natalizie. Per salutarlo si accende una fiaccolata, a cui partecipano anche la regina e il Re degli Elfi.

Per ricordare la tradizione dei re Magi, in Romania i bambini bussano alle porte e raccontano delle storie, in cambio ricevono dolci o frutta secca; i preti fanno lo stesso, recandosi nelle case per benedirle.

In Russia invece si festeggia il Natale ortodosso: come nel resto del mondo, i bambini attendono di ricevere i doni portati dal Padre Gelo, con l’aiutante Babushka, una simpatica vecchietta.

In Germania solamente tre stati federali commemorano la festa. Preti e chierichetti bussano alle porte per ottenere qualche generosa offerta e recitare alcuni versi. I bambini vanno a scuola, poiché questo non è un giorno festivo ma, prima di uscire, iscrivono sulla porta la formula C+M+B ovvero “Cristo ha protetto questa casa.”

In Inghilterra invece non si festeggia l’Epifania, bensì la Dodicesima Notte. In questa occasione si riproduce l’omonima commedia di Shakespeare, con rappresentazione di personaggi come l’Holly Man, un folletto verde ornato di fiori e agrifogli. Si preparano una bevanda calda e alcolica, il Wassail con il dolce tradizionale, il Twelfth Night Cake, preparato con mandorle e canditi. All’interno sono cotti un pisello o un fagiolo, la persona che lo troverà, sarà il re o la regina della festa.

In America a mettere i dolci nella calza è sempre Babbo Natale, quindi l’Epifania è celebrata solamente nel quartiere Little Italy. Questa giornata dà inizio al Carnevale a New Orleans, che termina il Martedì Grasso, l’unico giorno in cui ci sono parate e ci si traveste.

Con questo nostro articolo concludiamo il periodo natalizio. Vi auguriamo una buona Epifania ma soprattutto tanta fortuna per il 2021, cominciato da poco; infine a tutti un buon rientro a scuola - se possibile in presenza - !!!

Zoe Romano (IID) e Greta Piterà (IIAL)