INTERVISTA A GIANMARCO MAFFIOLI

Sono Gaia Cortesi e ho avuto l'opportunità di intervistare Gianmarco Maffioli, appena eletto come rappresentante d'Istituto del nostro Liceo

Gaia:Presentati per coloro che ancora non ti conoscono.
Gianmarco: Ciao,sono Gianmarco Maffioli e frequento la 5C. Giá l'anno scorso mi ero candidato come rappresentante d'istituto, ma purtroppo, per uno scarto di una decina di voti, non sono stato eletto. Nonostante ciò, mi sono impegnato durante tutto il periodo nelle iniziative che hanno portato avanti Matteo, Beatrice e Ruben, per esempio nell’organizzazione del ballo che era stato uno dei miei progetti, anche per quanto riguarda le macchinette, i distributori d’acqua, il merchandising ecc.

G..Cosa ti ha spinto a voler diventare rappresentante in un periodo così impegnativo? Lo stress dovuto alle nuove modalità di didattica a distanza non ti ha ostacolato?
G.
No, le nuove modalità non mi hanno assolutamente stressato, anzi il mio obiettivo è fare in modo che nessuno si senta pressato da queste novità. Il nostro obiettivo è quello di far passare a tutti questo periodo in modo sereno, sebbene ci sia la didattica a distanza. L’anno scorso, forse più di quest'anno, quello che ti senti, quando ti proponi come rappresentante, è quello di voler portare dei cambiamenti, cose nuove e innovazione. Dobbiamo anche ascoltare gli studenti e le loro esigenze, ma soprattutto cercare di risolvere i problemi che ci vengono presentati. I miei buoni propositi non sono cambiati rispetto all’anno scorso, anzi, si sono rafforzati e sono più motivato. La nostra missione, quest’anno, è molto importante, perché, nei consigli d’istituto, noi abbiamo una voce in capitolo alquanto rilevante e dobbiamo far sentire le voci di voi studenti.

G.Sicuramente avrai dei progetti, però sarai consapevole del fatto che saranno difficilmente realizzabili. Vuoi parlarne?
G. Quest'anno non abbiamo molti progetti, perché la situazione, appena iniziata la scuola, era molto critica. Volevamo arrivare a razzo e proporre nuove idee, perché sappiamo che la realtà attuale ci pone molte limitazioni, ma ciò che possiamo fare è vedere come si evolve la situazione e sperare. Una cosa importante è che vorremmo leggermente modificare il sistema di classroom per proiettarlo verso l'orientamento (nuovi ingressi all'università), per aggevolare le scelte di ragazzi di quinta e quarta.

G. Il fatto di voler farti eleggere e quindi di diventare un punto di riferimento per gli alunni ha a che fare con il tuo futuro? Vorresti, quindi, avere a che fare con la leadership?
G. Sinceramente non ci ho mai pensato, però non sono mai stato unoche all'interno di un gruppo è bravo a prendere ordini da qualcun altro. Ho sempre applicato la logica alle decisioni che ho dovuto prendere e molto spesso sono quello che organizza e prende scelte importanti all'interno del gruppo, non tanto perchè ho la risposta, ma forse per il motivo che sono spesso una persona decisa. Quando sono in un gruppo, non riesco ad essere quello passivo, ma cerco di coordinarmi alle idee degli altri. Non so se nel mio futuro vorrò essere a capo di qualcosa, però certamente farò il possibile per portarmi in una situazione di vantaggio, perchè essere il sottoposto di qualcuno non mi è mai piaciuto.

G. Perché hai deciso di candidarti?
G. Per cambiare le cose, diventare un punto di riferimento e non perché sono uno che vuole popolarità o ''divertirsi''. 

G. Quest'anno sarai un po' un rappresentante digitale. Cosa ne pensi di questa situazione, ti dispiace non poter riabbracciare i tuoi compagni?
G. Sì, perchè l'ambiente sociale è completamente differente e siamo costretti a rimanere segregati in casa . Questo segnerà le nostre adolescenze che sono state private di divertimento e di amicizie per un lungo periodo. Devo ammettere che i professori si sono impegnati e organizzati molto bene per quanto riguarda la DAD, infatti non abbiamo ancora ricevuto lamentele sotto questo punto di vita (a parte qualche problema di connessione). Per esempio, adesso io sono in quarantena fiduciaria perché sono stato in contatto per più di 45 min con un contagiato (durante la registrazione di un video sull'orientamento) e non posso nemmeno uscire dalla mia camera. Incontro i miei familiari via Skype e tramite videochiamate; ho detto questo per dimostrare il fatto che le tecnologie sono molto utili per comunicare e per continuare ad avere dei rapporti sociali. Molto probabilmente 20/30 anni fa non sarebbe andata così, però comunque non è un bel vivere. Purtroppo la situazione di pandemia mondiale ci ha privato dei semplici momenti che succedevano in classe e che ora ci mancano.

G Secondo te l' incarico di rappresentante andrà ad incidere sul tempo dedicato allo studio? Ci metti impegno, giusto?
G. Essere rappresentante procura molti impegni, non per forza per le riunioni, che sono molto rare, ma anche tramite il gruppo Whatsapp (sul quale,magari, spendiamo ore), postare su Instagram, confrontarci con i professori e parlare con i rappressentati di classe. Quando si porta avanti un progetto (ad esempio il ballo dell'anno scorso) si spende molto tempo, perchè bisogna organizzarsi con le persone, mandare mail, fare chiamate di lavoro e organizzarsi con la finanza. Bisogna anche imparare a parlare a molti interlocutori.  A parte questo, io ho diversi hobby, e ho una passione sfegatata per l'informatica: infatti, sin da quando avevo 4 anni, sistemo, smonto e programmo i computer e questo mi ha portato a voler fare ingegneria informatica: questo mi occupa molti pomeriggi, ma correre contro il tempo è il nostro compito.

G. Sei soddisfatto del tuo percorso di crescita al liceo?
G. Sì, assolutamente. Quando si arriva in prima pensi di sapere tutto, ma in cinque anni succedono un sacco di eventi che non sono quantificabili. Una persona cresce da tutti i punti di vista . Impari a gestirti lo studio e ad avere rapporti sociali differenti, ma soprattutto si diventa responsabili. In 5 anni si sviluppano passioni e progetti che uno non si aspetta. Io, per esempio, non avrei mai immaginato di diventare rappresentante d'istituto, non ci avrei mai creduto! Quindi sono molto soddisfatto, perchè probabilmente riuscirò anche a realizzare il mio sogno: andare al Politecnico di Milano.

Gaia Cortesi (2BE)