Pauline: una compagna francese per tre settimane in 4D

Ciao, sono Pauline e sono venuta a studiare in Italia, presso il liceo di Luino, la scuola di Isabella, la mia corrispondente italiana. Avevo già seguito i corsi in Italia perché avevo fatto uno scambio con la scuola media di Isabella. Dunque avevo già un' idea dell'ambiente e dei corsi. Tuttavia, tra la Francia e l'Italia, il modo di insegnare e studiare è molto diverso.

Innanzi tutto, i corsi sono differenti. Infatti, i corsi italiani sono più magistrali rispetto a quelli in Francia. E' piuttosto il professore che parla, e gli alunni scrivono, seguendo con il loro libro. In Francia, i corsi sono  un po' diversi. Noi facciamo, per esempio, degli esercizi in classe, o anche, il professore può mettere sulla Lim il testo da scrivere. Poi, in Italia, ci sono le interrogazioni, che si fanno con 3 o 4 alunni e che durano 45 minuti circa, in tutte le materie. In Francia si fa solo con i professori che lo desiderano. Inoltre questo si fa con solo un alunno, e dura 10 o 15 minuti. Un'altra cosa molto differente sono le insufficienze. In Italia, se ne hai una, non puoi andare nella classe superiore, sei bocciato. Invece in Francia, puoi avere delle insufficienze, ma non necessariamente puoi essere bocciato. Inoltre, in Francia,
generalmente, c'è una distanza tra i professori e gli alunni, dal punto di vista degli insegnanti. In Italia, i professori sembrano più vicini agli alunni. Questa distanza è forse utile durante i corsi perché gli alunni rispettano il professore. Ma, fuori dei corsi, è anche bene poter parlare con gli insegnanti senza questa distanza.
Anche il ritmo scolastico è diverso: in Italia ci sono i corsi solo la mattina. In Francia, si mangia alla mensa, a scuola.
Dunque, questa esperienza al liceo mi ha permesso di avere altre abitudini e anche di scoprire le caratteristiche dei corsi.

All' inizio era difficile cambiare il ritmo, ma visto che sono già stata alcune volte a casa di Isabella, conoscevo la sua famiglia e un po' il suo modo di organizzare la giornata. Questa esperienza mi ha fatto crescere e riflettere. Ho anche scoperto delle cose molto interessanti durante i corsi, dei nuovi punti di vista. Infatti, le materie sono differenti rispetto a quelle che studio in Francia, come l'arte o le scienze umane; ma mi sono piaciute.
Inoltre, un punto di vista che cambia moltissimo tra la Francia e l'Italia è la religione. Infatti i corsi di religione in Francia non esistono. Tuttavia, in Francia abbiamo l'EMC (Educazione Morale e Civica) che è insegnata dal professore di storia e geografia. L'EMC assomiglia molto ai corsi di religione, ma senza il punto di vista di una religione in particolare. Il professore non dà neanche il suo punto di vista religioso e politico. E sono stata sorpresa che degli alunni pensassero che c'era anche religione in Francia. Anche il fatto di avere un santo per gli studenti, San Tommaso, mi ha sorpreso. Poi, la messa in Francia  e in Italia non è veramente differente, solo che in Francia, forse, cantiamo di più durante la messa. Inoltre, in Italia ci sono molto più spesso delle messe, e con più gente. Rispetto alla religione, c'è un'altra cosa che mi ha colpito: le immagini di Dio, di Gesù Cristo nei luoghi pubblici. Infatti, in Italia si vede l'importanza della religione. Tuttavia, in Francia, nelle scuole private, la religione può essere presente con degli immagini, o delle ore di religione.

Globalmente, mi sono trovata bene in Italia, in questo liceo, nella casa di Isabella. Non ho avuto
molto tempo per visitare questa regione, ma la trovo bellissima. Inoltre, l'estate scorsa ero già stata qui, dunque ho potuto vedere un po' questi luoghi. E' bellissimo avere il lago e le montagne vicino al liceo. E come mi aspettavo, le tre settimane sono passate velocemente, ma non ho potuto stare più di tre settimane a causa della maturità che ho alla fine di quest'anno. Sono state tre belle settimane. Penso che solo quando tornerò in Francia, capirò a fondo il significato di questa esperienza stupenda.

Pauline Trisson-Chieux (4D); fotografie di Chiara Penzo (4D)