Incontro all’Università degli Studi dell’Insubria

Come tutti sappiamo, dalla classe terza fino alla quinta, abbiamo l’obbligo di prendere parte all’alternanza scuola-lavoro, che consiste in un metodo didattico in cui noi alunni affrontiamo un periodo di formazione teorica in classe, seguito da un'esperienza pratica presso un’azienda oppure una università.

Quest’anno, la mia classe è stata scelta per partecipare ad un progetto, molto interessante, all'Università degli Studi dell’ Insubria, dove nel mese di marzo saremo ospitati per una settimana nei laboratori di ricerca. Qui potremo seguire degli esperimenti e svolgere delle attività di laboratorio, sotto la supervisione dei docenti dell’ Università.

Venerdì 28 settembre, noi alunni della 3^ C, accompagnati dai professori Christian Gervasoni e Guglielma Catanzaro, siamo andati all’Università per capire cosa faremo e per conoscere i docenti che ci affiancheranno durante questo percorso e anche per fare piccole esperienze di laboratorio.

Appena arrivati, siamo andati, infatti, al Laboratorio di Microbiologia applicata, dove ci hanno accolti
con serenità e ci hanno introdotto alla microbiologia, ovvero la scienza che studia organismi talmente piccoli da non poter essere osservata ad occhio nudo, ma tramite l’utilizzo di un microscopio, come i batteri.

I n seguito abbiamo fatto un esperimento che consiste nel valutare la formazione di biofilm batterici (aggregazione di microrganismi formata da una matrice che aderisce ai tessuti o a superfici inerti come cateteri, protesi o addirittura i nostri denti, e che, se non trattata meccanicamente, può causare ad esempio carie) confrontando un campione di batteri trattato con collutorio e uno con soli batteri e abbiamo capito che il collutorio usato non ha inibito alla formazione del biofilm, vuol dire che il collutorio usato non è stato utile.

Dopo ci siamo diretti al laboratorio di Farmacologia, dove siamo stati divisi in cinque gruppi e aiutati da persone competenti: qui abbiamo fatto un esperimento per capire l’efficacia e l’efficienza dei farmaci, tramite l’uso di un grafico che abbiamo completato con i risultati ottenuti dall’esperimento.

Il mio gruppo è stato aiutato da Valentina, la quale ci ha mostrato i passaggi da svolgere e ci ha insegnato ad utilizzare nuovi strumenti, come lo spettrofotometro e la pipetta elettronica.

Infine abbiamo incontrato i professori che ci guideranno durante l’alternanza, a marzo.

Credo che sia stata un’esperienza molto bella e interessante e spero che anche voi, miei lettori, magari in un futuro prossimo, possiate svolgere un’attività del genere.

Imen Ferchichi 3C