Genova 14/ 08/ 2018

Ciao, mi chiamo Silvia, ho 18 anni e vivo a Varese.

Era tutta la vita che aspettavo questo viaggio, e non è per esagerare, da quando sono piccola sognavo di partire in campeggio con i miei amici, era il mio sogno.

Ho passato gli ultimi anni a fantasticare su quale sarebbe stata la meta ideale, non ero ancora riuscita a trovare il luogo perfetto: tutto mi sembrava perfetto, il mondo è tutto perfetto, è tutto una meraviglia.

Dopo giorni di indecisione, abbiamo deciso di estrarre a sorte, abbiamo posizionato un cappello al centro della stanza e ognuno ha messo dentro le mete che ha sempre sognato: Spagna, Francia, Portogallo, India, Sardegna….

E il cappello magico ha estratto proprio quest’ultima per noi.

La data era semplice da scegliere, 14 agosto, così da essere per Ferragosto al mare.

Avevamo tutto, la macchina era stracolma dell’essenziale, tenda, tavolino, 5 sedie… era già un miracolo che ci stesse tutto; abbiamo inserito la nostra canzone preferita e abbiamo abbassato i finestrini, ci sentivamo proprio dei grandi.

Abbiamo imboccato l’autostrada, e ci siamo fermati nell’autogrill, quello divertente, che ricorda un vulcano, quello che ti meraviglia ogni volta che ci passi a fianco.

Erano già le 8.30, non avevamo troppo tempo. Siamo entrati di corsa e abbiamo ordinato 5 caffè ovviamente senza zucchero (questa è solo una delle molte cose che condivido con i miei amici) e li abbiamo assaporati velocemente, il profumo del caffè è inebriante.

Poi siamo ripartiti di corsa, non c’era tempo da perdere.

Io ho appoggiato la testa sulla spalla di Maria e lei con tenerezza ha accolto il mio gesto, dandomi un piccolo bacio sulla guancia, poi ho socchiuso gli occhi: era meglio riposarmi, ci aspettava un lungo viaggio.

Ma l’emozione era troppa: era il nostro viaggio!

Abbiamo deciso di rallegrare un po’ l’atmosfera intonando "Oh bella ciao", e un coro di voci stonate ma allegre si è alzato:

"O bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao

e se muoio da partigiano

tu mi devi seppellir

E seppellire lassù in montagna

o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao

e seppellire lassù in montagna

sotto l'ombra di un bel fior

e le genti che passeranno

ti diranno che bel fior…..
 "

Ah, questa canzone potremmo cantarla all’infinito.

Sono le 11.00, entriamo a Genova finalmente! Per un pelo o non saremmo arrivati in tempo per la nave!

Penso fra me che Genova è proprio bella, tutte quelle case arroccate sulla roccia, i colori, l’odore di salsedine che l’avvolge… e la focaccia, eh quella sì che non si può perdere!

11.20: propongo di fermarci a mangiarla, ma conveniamo che è meglio prima arrivare e poi nel caso andarla a prendere. Al massimo la mangeremo al rientro dalle vacanze.

11.33: ci siamo: ponte, tre curve e siamo arrivati puntualissimi!! Non avremmo potuto essere più precisi.

11.35: sento un forte boato, il suono mi trapassa i timpani, mi guardo intorno, prendo istintivamente la mano di Maria e la stringo forte, sento la sua stretta, il suo calore, chiudo gli occhi. Quando ero bambina e avevo paura chiudevo gli occhi, contavo fino a 10, 1, 2,3…9,10, li stringevo forte, e quando li riaprivo tutto andava bene.

11.20: la mia nave è partita, ha caricato tutti i miei sogni e quelli dei miei amici, l’aria fresca li accarezza, e il sole li fa brillare come piccole lucciole nella notte più scura.

Ciao sono Silvia, avevo molti sogni da realizzare, volevo viaggiare, crescere dei marmocchi, maturarmi, cantare tutte le mattine, fare body jumping, che paradosso. Quel giorno doveva essere uno fra i migliori della mia vita: adrenalina pura, mentre ci si lascia cadere nel vuoto… ora ho freddo, è tutto buio qui, ho paura…

Ci hanno trovati finalmente, la mamma e il papà stanno piangendo, no non siate tristi, vi voglio bene.

Le nostre 5 bare bianche sono una a fianco all’altra, sopra ognuna vi è una rosa bianca e tante lacrime grida, rabbia, paura, delusione… tristezza…

"E seppellire lassù in montagna

o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao

e seppellire lassù in montagna

sotto l'ombra di un bel fior

e le genti che passeranno

ti diranno che bel fior… "


Genova 14/ 08/ 2018

(Isabella Parodi 4D: il nome e la provenienza della protagonista del mio scritto sono frutto della mia immaginazione)