A Laveno si parla di Islam!

Lunedì 14 Maggio Houda, una donna musulmana di origini marocchine, è venuta a parlarci dell'Islam.
Questa è una religione monoteista di cui si parla molto oggi, anche per una serie di motivi politici, tra cui la guerra in Siria e L'Isis.
Ritengo molto importante sottolineare un aspetto di questa religione: la 'Jihad'.
La Jihad è spesso tradotta  come "guerra santa", ma essa rappresenta soprattutto una guerra interiore, personale, che si combatte all'interno di una persona e non una guerra fisica come si intende spesso adesso.
Houda ci ha lasciato una testimonianza bellissima sull'Islam e sulla sua esperienza con noi alunni:
"Lunedì, come portavoce di "Religioni per la Pace Varese", ho parlato di Islam al Liceo Scientifico Vittorio Sereni di Laveno.
Sono scesa dalla stazione, sotto la pioggia, aprendo un ombrello scricchiolante che mi distraeva dai miei pensieri stanchi.
Non avevo preparato niente, non avevo chiuso occhio, non avevo uno straccio di foglio, pensavo di riciclare come al solito un vecchio discorso.
Non sapevo neanche chi dovessi aspettarmi, non sapevano neanche perché dovessero farmi entrare, era così bello accettare quell'umana diffidenza.
E invece, invece ho parlato di pilastri, di fede, di credo, di eccellenza e ascesi.
Ho fatto schemi alla lavagna, per mettere ordine ai miei pensieri. Ho parlato due lingue, parlandone una.
Ho parlato di edifici, di piante, di radici, di venti, di certezze e dubbi.
Ho parlato di Ramadan, di velo, di leggi e di ritorno alla fonte.
E poi un ragazzo, all'improvviso, ha alzato la mano e mi ha chiesto se conoscessi Mohammed Sceab, come potessi davvero averlo conosciuto.
Il professore di italiano ha spiegato che avevano appena trattato questo argomento e, ad un tratto, mi sono trovata, mi sono ritrovata a recitare "In memoria", di Ungaretti, senza veramente averne memoria.
E mentre suonava la campana, mentre arrivava l'intervallo e i ragazzini stavano incollati ai loro posti, ho capito finalmente.
Ho capito che è possibile congiungere le mie infinite anime, è possibile conciliarsi, consolarsi. Grazie, grazie perché mi avete fatto parlare di fede, di edifici, di alberi, di destini, di libero arbitrio e predestinazione, grazie per avermi fatto ritrovare quella fede che per vivere devi sempre temere di perdere, perché miriamo a credere come se Lo vedessimo, perché anche se noi non Lo vediamo, Lui ci vede."

~Leen Khankan (2B, Laveno)