Intervista al Prof. Zanin sulla conferenza dedicata al libro "Come morire felici"


Abbiamo saputo che ha partecipato alla presentazione del libro “Come morire felici-prepararsi alla sfida più grande”, scritto dalla guida spirituale Lama Zopa Rinpoche.
Come è nata questa iniziativa?

L’iniziativa è nata da una richiesta di Michael Steinrotter, che desiderava presentare il libro del Lama Zopa Rinpoche all’interno di un confronto sia con la religione cristiana sia con la psicologia.

Dove e quando si è svolto l’incontro?
Abbiamo avuto la fortuna di essere ospitati nella splendida cornice della torretta del Camin hotel Colmegna. L’incontro era previsto per Venerdì 11 Maggio e dal momento che da poco aveva smesso di piovere, il lago era rischiarato da una particolarissima luce, accompagnata da un magnifico arcobaleno.


Chi si è occupato della presentazione?
Io ho svolto la parte introduttiva in cui ho inquadrato il tema della morte, partendo dal racconto di Lev Tolstoj intitolato “La morte di Ivan Il’ic”. Ho poi presentato l’Ars Moriendi (il percorso in preparazione alla morte) che, in epoca medioevale, era previsto anche nella tradizione cristiana.
La dottoressa Emma Luciani (specialista in psicologia e psichiatria) ha, invece, presentato il tema dell’elaborazione del lutto in chiave psicologica, mentre l’ingegner Michael Steinrotter ha presentato i contenuti del libro.

Chi ha preso parte all’incontro?

L’incontro ha visto un notevole afflusso di persone che ha portato a occupare tutti i posti a sedere. Il pubblico si è rivelato assai eterogeneo: qualcuno da anni seguiva percorsi inerenti al Buddhismo, altri erano semplicemente incuriositi dal tema. Erano presenti anche colleghi del "Sereni" e la nostra Dirigente Scolastica, Dott.ssa Maria Luisa Patrizi.

In cosa consisteva il tema?
Come specificato nel titolo, l’argomento consisteva nella presentazione del tema della morte in ottica buddhista.
L’ing. Steinrotter, che ha collaborato alla traduzione del primo capitolo del libro, ha offerto una presentazione generale del Buddhismo e ci ha poi permesso di affrontare i contenuti del libro facendoci capire come la morte non debba essere necessariamente colta come evento drammatico, ma possa essere letta come rinascita. Secondo il Buddhismo, alla nascita di un bambino, mentre lui piange tutti ridono; alla morte di una persona, invece, mentre tutti piangono, lui sorride alla nuova vita.

Cosa ne pensa lei di questo tema?
Io ritengo che sia fondamentale affrontare il tema della morte perché è ciò che la nostra società occidentale teme di più. Questo è conseguenza del SECOLARISMO che ha tolto i linguaggi per affrontare la morte con tutta la sua dimensione rituale e dell’EDONISMO di una società capitalistica, in cui la morte costituisce la fine di tutto, compresi i consumi, e per questo viene censurata perché nemica del consumismo.

Tiffany Talamona (1BL)