Il regista ha voluto riadattare il romanzo all’attualità, rimodernando i personaggi ed ambientando la storia in un periodo più attuale.
I personaggi venivano interpretati da attori vestiti in maniera moderna; Lucia ad esempio usufruiva di pattini per muoversi sul palco ed anche i bravi erano somiglianti a dei mafiosi sia nel modo di vestire sianel modo di fare.
La scenografia era particolarmente semplice, tanto che non è stata cambiata per tutto lo spettacolo, ma nonostante questo gli attori si muovevano con coordinazione ed eleganza, come ad esempio nelle scene in cui Lucia pattinava e c’era necessità di particolare attenzione sia per quest’ultima sia per gli altri attori.
Lo spettacolo è molto complicato, per tanto gli spettatori più pigri e facilmente annoiabili saranno messi a dura prova, poiché le due ore e venti minuti di pura immersione nell’universo manzoniano modernizzato consisteva in un susseguirsi di scene lente e veloci, calme e rumorose.
Lo spettacolo era molto ben organizzato poiché i suoni di eccessivo fastidio erano ben dosati e quando iniziavano ad essere troppo insistenti divenivano musiche tranquille e rilassanti.
È uno spettacolo che vale la pena vedere, divertente ed intelligente ma allo tesso tempo con note di sarcasmo mai eccessivo.
È stata una bella esperienza ed il regista è riuscito a dimostrare come un grande classico come “I Promessi Sposi” si possa definire moderno ed attuale.
Massimo Arricobene (2C)