Un Lama Tibetano al Sociale

Al Teatro Sociale di Luino, sabato 19 novembre, si è tenuta una conferenza presieduta dal Lama Tibetano Ghesce Tenzin Tenphel, dal titolo “Affrontare le difficoltà della vita con una mente
serena ed equilibrata”.

La prima parte del discorso di Tenphel si concentrava sull'importanza della fase di formazione, in cui bisogna sfruttare le condizioni favorevoli, e soprattutto coltivare con attenzione il rapporto con i genitori, che influenza notevolmente questo momento. Per il Lama la costruzione della pace si fonda su gratitudine, gentilezza e benevolenza, ed ognuno ne è responsabile. 
Ha trattato poi il tema dell'intelligenza, la quale necessita dell'appoggio di dedizione e costanza; dice: "L'intelligenza senza costanza è come un cadavere". 
Ma l'aspetto più interessante della conferenza è legato alla pratica meditativa, suddivisa in un momento più stabile, di concentrazione ed esplorazione mentale, e in una meditazione analitica che mira a studiare un certo ambito per meglio comprenderlo e per renderlo parte del proprio pensare. Il Lama spiega dunque che la meditazione è uno strumento di indagine della realtà e di se stessi, con lo scopo di poter essere funzionali al bene.


Ha voluto poi sottolineare l'importanza della pazienza, intesa non tanto come repressione di un'emozione, ma come espressione di una mente serena, come uno stato interiore di non conflittualità, in grado perciò di giovare all'esistenza.

Ha concluso l'incontro raccontando la sua storia e la vita all'interno del monastero, e rispondendo alle domande degli studenti.


Federica Zanini (5^D)