Libri in viaggio: il fascino del Bookcrossing

Bookcrossing perché?

Penso che tutti abbiate visto Harry Potter e la pietra filosofale, se non è così non sapete cosa vi perdete.
Avete presente quando Ollivander spiega a Harry che non è il mago a scegliere la bacchetta ma la bacchetta a scegliere il mago? Bene, perché penso che valga la stessa cosa per i libri: quando entriamo in una libreria, è come se stessimo entrando in un portale dove si possono trovare le porte di vari mondi, porte che hanno la forza del canto di una sirena che chiama a sé un marinaio, porte che cercano di attirare la tua attenzione per narrarci una vicenda; quando un libro ci sceglie è perché è pronto a raccontarci la sua storia, perché vuole farci vivere un’avventura.


Forse è per questo che qualcuno ha voluto creare il Bookcrossing, per non privare nessuno di queste avventure, per far vivere un’esperienza anche ai protagonisti di quelle storie che sono destinati a rimanere tra le pagine di un libro. Le opere che si trovano nei Bookcrossing raccontano più di una favola, raccontano la storia di chi li ha tenuti in mano, di come sono stati trattati, di quali emozioni hanno provato nello sfogliare quei passi.

Cos’è?

Bookcrossing è l’insieme di due parole “book”, libro e “crossing”, passaggio; esso si può trovare sotto forma di varie strutture – tutte riciclate – come una scala non utilizzata oppure semplicemente degli armadietti.
Il Bookcrossing si può trovare per strada, in edifici comunali o semplicemente nelle scuole.
Ogni Bookcrossing è diverso: alcuni sono più decorati, più vivi e raccontano qualcosa. Altri, al contrario, sono più semplici: con poche decorazioni, sembrano quasi timidi di farsi notare.

Come funziona?

Anche noi nella nostra scuola, il Liceo di Laveno, abbiamo una libreria di “passaggio”: i libri presenti possono, anzi devono, essere letti. Di solito nei Bookcrossing che si trovano per le vie si possono lasciare dei libri che noi non leggiamo più per far loro vivere una seconda esistenza. Le regole sono molto semplici: prendi un libro e lascine uno tuo!

Essendo una scuola Green, è fondamentare considerare anche questo aspetto: il Bookcrossing evita che i libri vengano buttati. Infatti per la creazione di un libro vengono prodotti in media 7,5 kg di CO2.
Non so dirvi chi sarebbe tanto nefasto da buttare un libro, però so per certo che esistono, e in questo caso entrano in scena loro: queste librerie di cui vi ho parlato.

“Allora, cosa aspetti? Dona un libro e trova un tesoro!”

Marianna Bruschi 1ALAV