Festival della meraviglia: I bambini pensano in grande

Sabato 11 gennaio 2025 presso Casanova a Leggiuno, Lilia Teruggi, professoressa di scienze umane per la formazione all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha tenuto un incontro riguardante i processi di apprendimento scrittorio di bambine e bambini.

In un primo momento, quando i fanciulli iniziano a comprendere che la scrittura e le parole hanno un significato, tendono a “copiare i grandi’’ scarabocchiando delle linee ondulate simili al corsivo che però non hanno un significato effettivo e concreto, infatti nemmeno loro sono in grado di decifrarle.
Successivamente notano che queste linee non possono avere lo stesso aspetto se hanno un significato diverso, quindi iniziano a comprendere il concetto di lettera. Iniziano con le vocali perché hanno un suono autonomo e non ne necessitano di ulteriori. Le vocali infatti diventano il fulcro delle “parole’’ da loro scritte: così elefante scritto da una bimba risulterà “EEAE”.
Le vocali sono solo cinque e ovviamente non sono sufficienti per assumere la funzione di tutte le lettere e dei suoni esistenti; dunque i bambini iniziano a cambiare forma delle lettere che scrivono. Solo nella scuola primaria verrà insegnato il corretto alfabeto.
Queste tre fasi di apprendimento non sono raggiunte da tutti nello stesso tempo e con le medesime modalità, ma rappresentano le tappe fondamentali dello sviluppo della scrittura dei bambini.
La domanda che ha sollecitato gli studi della docente è stata: “come impariamo a scrivere?’’ E ancora oggi ella conduce ricerche nelle diverse scuole d’infanzia e primarie per ottenere dei risultati sempre più attendibili.
Una delle sue ultime ricerche ha rivelato che affrontare tematiche più complesse e diversificate in classe è molto utile per sviluppare un pensiero critico sin dalla giovane età propenso al dibattito e al cambiamento. Nell’esempio proposto, Sara, una bambina musulmana, affronta il discorso della coesistenza di Allah e Gesù in cielo, insieme ai suoi compagni di classe cristiani. Il confronto ha portato alla ricerca di un pensiero comune condiviso da tutti i componenti della classe che, all’unanimità, hanno deciso che Allah e Gesù sono amici e trascorrono il tempo in cielo insieme.

Thanh Van Boarolo e Ilham Raffaq (4U)