Un giorno in Bicocca con “Terre alte e acque basse”

Il 27 ottobre 2025, parte della classe 3ALAV si è recata all'Università Bicocca di Milano per la presentazione del progetto “Clima creativo”, di cui fa parte anche “Terre alte acque basse”, il percorso di Educazione civica, iniziato lo scorso anno scolastico. Esso coinvolge “Teatro periferico”, “tracciaminima” e cinque classi della sede di Laveno e pertanto ad accompagnarci c’erano Salvatore del “Teatro periferico”, Simone di “tracciaminima” e la prof.ssa Martorana.

Dopo un generoso buffet, guidati dalla professoressa Giulia Schiavone, abbiamo visitato gli spazi interni ed esterni dell’Università per fotografare ciò che, secondo noi, rispondeva alla domanda chiave della giornata: “Cosa facilita la partecipazione?”.

Divisi in sei gruppi, ciascuno ha scelto una foto tra tutte quelle dei diversi partecipanti, descrivendola con una frase, una descrizione o un breve commento.

Da una delle immagini che ritraeva dei funghi sulla corteccia di un albero, è emerso che in passato questi funghi venivano staccati, essiccati e tagliati a metà per ottenere una polpa filamentosa, usata come elemento per accendere il fuoco. Questo ha fatto riflettere su come la partecipazione tra le persone possa nascere dalle tradizioni, dalle usanze e dai costumi tramandate dai nostri antenati.

Un’altra foto mostrava una donna con un mazzo di fiori e un cane, seduti davanti a dei manifesti pro Palestina. Da qui è emerso che la partecipazione non riguarda solo il presente, ma anche il futuro: è legata alle scelte che facciamo, al modo in cui le realizziamo e al loro impatto su tutti gli esseri viventi.

Due gruppi hanno scelto opere esposte all’interno dell’Università: la prima raffigurava un bambino nell’atto di toccare una robotica figura femminile, interpretata come la madre, a rappresentare che la partecipazione può esistere a più livelli, sia fisico che emotivo. La seconda opera intitolata “Non è un puzzle” raffigurava un albero composto da pezzi di puzzle disposti in modo casuale, a simboleggiare che la partecipazione non è mai uniforme: ognuno contribuisce con la propria unicità, integrandosi con gli altri.

Un altro gruppo ha scelto invece una foto che ritraeva i ragazzi stessi: studenti di scuole diverse, ma accomunati dallo stesso sogno, ovvero quello di frequentare l’Università. L’immagine esprimeva speranza, voglia di crescere e di costruirsi il proprio percorso e il proprio futuro.

Infine un gruppo ha presentato una fotografia, dedicata al paesaggio e all’ambiente, con la piazza sottostante come protagonista. Essa è stata interpretata come simbolo di comunità, un luogo aperto e accessibile a tutti, capace di trasmettere libertà, energia e desiderio d’incontro.

Questa esperienza è stata allo stesso tempo divertente e formativa; le idee proposte da ciascuno erano originali, ben elaborate e molto chiare. Il progetto era ben strutturato e organizzato: ci siamo sentiti a nostro agio e abbiamo molto apprezzato.

Inoltre è stato piacevole visitare l’Università Bicocca e interagire con docenti, studentesse e studenti che vi lavorano e studiano. L’edificio è molto grande, con una bellissima piazza tranquilla e piacevole, la biblioteca, ricca di libri, è un luogo vivo, familiare, dove ragazze e ragazzi si ritrovano per leggere o studiare insieme. Le persone sono gentili e disponibili, e trascorrere del tempo con loro è stato davvero piacevole.

Questa giornata ci ha lasciato molto più di quanto ci aspettassimo. Oltre alle foto e alle attività, ciò che resta davvero è l’atmosfera generata tra di noi: curiosità, collaborazione, risate e anche un po’ di stupore nel vedere come ognuno interpretasse la “partecipazione” in modo diverso.

Visitare un’Università così grande ci ha fatto sognare il futuro e immaginare nuovi percorsi; è stata senza dubbio un’esperienza formativa che ci ha fatto crescere sia come persone sia come gruppo.


Ibro Brajan, Bregnani Anna, Parissenti Jacopo, Gonzalez Lucas,
Picheca Alice, Pietrobono Irene, Mchhad Assia (Classe 3ALav)