Professione Sport: superare gli ostacoli verso nuovi orizzonti. L’incontro con Valentina Diouf e Marco Fantasia
Venerdì 24 ottobre, presso il palazzetto dell’Università dell’Insubria, si è svolto un incontro all’interno del progetto di Didattica della Filosofia Giovani pensatori, gestito dalla prof.ssa Stefania Barile, e connesso anche all’orientamento universitario. L’evento, organizzato dalla prof.ssa Antonello in collaborazione con l’Università di Varese, ha visto la partecipazione di diversi istituti, tra cui il Liceo Sereni di Luino e Laveno.
Il tema di discussione riguardava lo sport, in particolare la pallavolo: sono stati infatti invitati Marco Fantasia e Valentina Diouf.
Il primo, conosciuto come la voce del volley italiano sia a livello di Serie A che soprattutto della nazionale in particolare quella femminile, ha raccontato le sue esperienze in ambito giornalistico e i rapporti, ormai consolidati, con l’ambiente. Durante il suo intervento si è soffermato soprattutto sul lavoro di telecronista, raccontando le splendide esperienze delle ultime due estati con la vittoria delle Olimpiadi nel 2024 e del Mondiale dello scorso settembre.
Insieme a lui c’era Valentina Diouf: la giocatrice, attualmente in forza all’UYBA Volley di Busto Arsizio, ha raccontato le sue esperienze nel mondo della pallavolo, a partire dall’esclusione ricevuta via SMS dai convocati della nazionale italiana per le Olimpiadi 2016 di Rio. Questo episodio ha profondamente segnato la sua esperienza nello sport che ha sempre amato, spingendola poi ad allontanarsi dall’Italia per diversi motivi. Ha raccontato le esperienze vissute tra India, Brasile, Indonesia, Francia, Corea del Sud (dove ha vinto uno scudetto) e Polonia per poi tornare in Italia. Valentina Diouf ha poi annunciato a sorpresa che questa sarà la sua ultima stagione tra i professionisti.
Dopo gli interventi dei due protagonisti è giunto il momento delle domande da parte degli studenti: molte alunne e alunni si sono fatti avanti per chiedere ad entrambi informazioni sulla loro carriera ma anche consigli su come affrontare le difficoltà, gestire i momenti più difficili o come prepararsi al meglio per un evento importante.
Al termine dell’incontro ci siamo recate/i in un edificio del Campus per una presentazione generale dell’Università da parte di un dottorando, il quale oltre alla chiarezza si è messo a disposizione per eventuali necessità.
Ho chiesto alle mie compagne e ai miei compagni di raccontarmi ciò che è stato per loro significativo durante questo incontro. Ecco le loro risposte:
“Uno dei momenti che mi ha colpito di più è stato quando Valentina ha risposto in merito alla gestione dell’ansia, soprattutto prima di una partita: ricordarsi che ciò che ci spaventa è in realtà qualcosa che conosciamo e facciamo da sempre aiuta a ridimensionare l’ansia. Spesso ci lasciamo sopraffare dalla paura di sbagliare, ma seguire il suo suggerimento ci riporta alla realtà e ci ricorda la nostra esperienza e competenza. È un invito a fidarsi di se stessi e del proprio percorso”.
“È stato importante ricordarsi che lo sport non lo si vive solo in campo ma anche fuori, come con la telecronaca o dagli spalti”.
“Mi ha colpito il suo racconto sulla mancata partecipazione alle Olimpiadi ricevuta tramite messaggio, senza spiegazioni: nonostante questo è andata avanti, è partita per riscoprire se stessa e non si è arresa; una decisione che l'ha condotta dove è ora, con una carriera importante alle spalle”.
“Mi ha molto colpito la volontà della pallavolista di intraprendere un nuovo percorso, distante dalla pallavolo al termine di questa sua ultima stagione. Ha messo infatti in luce il coraggio nel cambiamento, necessario per vivere meglio la propria vita”.
“Ascoltando Valentina mi sono rimaste impresse alcune parole tra cui quella di riuscire a superare un momento di difficoltà non solo fisica nel caso dello sport ma anche mentale, nel momento in cui ci ha comunicato che lei gestisce la pressione psicologica dicendosi ‘perché avere ansia se è questo che sto aspettando di poter fare da tutta la vita?’, che è poi veramente quello che alla fine fa raggiungere l’obiettivo”.
“Mi piacerebbe, in futuro, riuscire a comunicare con la stessa spontaneità, simpatia e sicurezza, sia davanti a un pubblico, sia nella vita di tutti i giorni, nelle relazioni quotidiane.
In fondo penso che saper parlare con il cuore e con autenticità sia una delle qualità più belle e preziose che si possano coltivare”.
“Valentina ha affrontato le sue difficoltà con coraggio, trasformandole in occasioni di crescita, e non si è mai lasciata fermare dagli ostacoli o dai rifiuti. Anche lei, da ragazza, aveva tanti sogni, energia e voglia di mettersi alla prova. Grazie a costanza e impegno è riuscita a raggiungere grandi risultati, dimostrando che con volontà e fiducia in se stessi si possono superare gli ostacoli più difficili. La sua capacità di rialzarsi dopo ogni caduta e di vedere le difficoltà come opportunità è stata davvero ammirevole. Questo mi ha fatto capire quanto sia importante affrontare ogni sfida con determinazione. La sua storia ci ricorda che il successo non arriva per caso, ma è il frutto di impegno, costanza e fiducia nelle proprie capacità. Mi ha anche insegnato che le sfide che incontriamo possono diventare insegnamenti preziosi, se riusciamo a guardarle con occhi positivi e a trasformarle in motivazione per crescere”.
Il tema di discussione riguardava lo sport, in particolare la pallavolo: sono stati infatti invitati Marco Fantasia e Valentina Diouf.
Il primo, conosciuto come la voce del volley italiano sia a livello di Serie A che soprattutto della nazionale in particolare quella femminile, ha raccontato le sue esperienze in ambito giornalistico e i rapporti, ormai consolidati, con l’ambiente. Durante il suo intervento si è soffermato soprattutto sul lavoro di telecronista, raccontando le splendide esperienze delle ultime due estati con la vittoria delle Olimpiadi nel 2024 e del Mondiale dello scorso settembre.
Insieme a lui c’era Valentina Diouf: la giocatrice, attualmente in forza all’UYBA Volley di Busto Arsizio, ha raccontato le sue esperienze nel mondo della pallavolo, a partire dall’esclusione ricevuta via SMS dai convocati della nazionale italiana per le Olimpiadi 2016 di Rio. Questo episodio ha profondamente segnato la sua esperienza nello sport che ha sempre amato, spingendola poi ad allontanarsi dall’Italia per diversi motivi. Ha raccontato le esperienze vissute tra India, Brasile, Indonesia, Francia, Corea del Sud (dove ha vinto uno scudetto) e Polonia per poi tornare in Italia. Valentina Diouf ha poi annunciato a sorpresa che questa sarà la sua ultima stagione tra i professionisti.
Dopo gli interventi dei due protagonisti è giunto il momento delle domande da parte degli studenti: molte alunne e alunni si sono fatti avanti per chiedere ad entrambi informazioni sulla loro carriera ma anche consigli su come affrontare le difficoltà, gestire i momenti più difficili o come prepararsi al meglio per un evento importante.
Al termine dell’incontro ci siamo recate/i in un edificio del Campus per una presentazione generale dell’Università da parte di un dottorando, il quale oltre alla chiarezza si è messo a disposizione per eventuali necessità.
Ho chiesto alle mie compagne e ai miei compagni di raccontarmi ciò che è stato per loro significativo durante questo incontro. Ecco le loro risposte:
“Uno dei momenti che mi ha colpito di più è stato quando Valentina ha risposto in merito alla gestione dell’ansia, soprattutto prima di una partita: ricordarsi che ciò che ci spaventa è in realtà qualcosa che conosciamo e facciamo da sempre aiuta a ridimensionare l’ansia. Spesso ci lasciamo sopraffare dalla paura di sbagliare, ma seguire il suo suggerimento ci riporta alla realtà e ci ricorda la nostra esperienza e competenza. È un invito a fidarsi di se stessi e del proprio percorso”.
“È stato importante ricordarsi che lo sport non lo si vive solo in campo ma anche fuori, come con la telecronaca o dagli spalti”.
“Mi ha colpito il suo racconto sulla mancata partecipazione alle Olimpiadi ricevuta tramite messaggio, senza spiegazioni: nonostante questo è andata avanti, è partita per riscoprire se stessa e non si è arresa; una decisione che l'ha condotta dove è ora, con una carriera importante alle spalle”.
“Mi ha molto colpito la volontà della pallavolista di intraprendere un nuovo percorso, distante dalla pallavolo al termine di questa sua ultima stagione. Ha messo infatti in luce il coraggio nel cambiamento, necessario per vivere meglio la propria vita”.
“Ascoltando Valentina mi sono rimaste impresse alcune parole tra cui quella di riuscire a superare un momento di difficoltà non solo fisica nel caso dello sport ma anche mentale, nel momento in cui ci ha comunicato che lei gestisce la pressione psicologica dicendosi ‘perché avere ansia se è questo che sto aspettando di poter fare da tutta la vita?’, che è poi veramente quello che alla fine fa raggiungere l’obiettivo”.
“Mi piacerebbe, in futuro, riuscire a comunicare con la stessa spontaneità, simpatia e sicurezza, sia davanti a un pubblico, sia nella vita di tutti i giorni, nelle relazioni quotidiane.
In fondo penso che saper parlare con il cuore e con autenticità sia una delle qualità più belle e preziose che si possano coltivare”.
“Valentina ha affrontato le sue difficoltà con coraggio, trasformandole in occasioni di crescita, e non si è mai lasciata fermare dagli ostacoli o dai rifiuti. Anche lei, da ragazza, aveva tanti sogni, energia e voglia di mettersi alla prova. Grazie a costanza e impegno è riuscita a raggiungere grandi risultati, dimostrando che con volontà e fiducia in se stessi si possono superare gli ostacoli più difficili. La sua capacità di rialzarsi dopo ogni caduta e di vedere le difficoltà come opportunità è stata davvero ammirevole. Questo mi ha fatto capire quanto sia importante affrontare ogni sfida con determinazione. La sua storia ci ricorda che il successo non arriva per caso, ma è il frutto di impegno, costanza e fiducia nelle proprie capacità. Mi ha anche insegnato che le sfide che incontriamo possono diventare insegnamenti preziosi, se riusciamo a guardarle con occhi positivi e a trasformarle in motivazione per crescere”.
Carlo Zago (5Les)

