Mestruazioni e ambiente

Da circa una settimana, nei bagni della sede di Laveno Mombello, sono state collocate delle scatolette contenenti assorbenti, che sono a disposizione di chiunque ne avesse bisogno.
Ogni persona con ciclo mestruale utilizza in media tra i 7.000 e gli 11.000 assorbenti usa e getta nel corso della vita, per un totale mondiale di circa 2 miliardi, con una spesa che può superare i 15.000€ e un impatto ambientale significativo, a causa di plastiche non riciclabili.

I prodotti usa e getta sono spesso composti di materiali plastici che hanno tempi di degradabilità di centinaia di anni; rappresentano quindi un problema in termini di rifiuti, soprattutto se non sono smaltiti correttamente. Esistono, tuttavia, alcune valide alternative green.

La coppetta mestruale è considerata la soluzione più ecologica: realizzata in silicone medico, è ipoallergenica e riutilizzabile fino a 10 anni. Si inserisce nel canale vaginale creando effetto “ventosa” e può restare in sede fino a 8 ore consecutive (costo indicativo: 40 €).

La spugna mestruale, invece, è simile a un tampone, ma realizzata con materiali naturali; esiste in versione usa e getta e, nella variante riutilizzabile, si lava e si sterilizza dopo ogni ciclo, riducendo drasticamente i rifiuti.
Ci sono poi gli assorbenti lavabili in tessuto, in cotone o bamboo biologico, si fissano alla biancheria con bottoni o clip e si lavano in lavatrice; hanno diverse forme e taglie per flussi da lieve ad abbondante

Le mutandine assorbenti, invece, sono slip tecnici con più strati assorbenti integrati. Si lavano in lavatrice e possono durare fino a 5 anni, garantendo assorbenza e traspirabilità paragonabili a un modello tradizionale.
I dischi mestruali, infine, sono una versione più sottile della coppetta, aderisce alla parete vaginale e si rimuove con un anellino; offre libertà di movimento e consumi molto bassi di materiale nel lungo termine.

Esistono assorbenti tradizionali compostabili o biodegradabili (cioè simili a quelli usa-e-getta, non lavabili), realizzati con materiali naturali. Però bisogna prestare attenzione, perché “compostabile” e “biodegradabile” non sono sinonimi! Le etichette possono essere fuorvianti e molto dipende da come avviene lo smaltimento locale. Quindi, c’è un’opzione “assorbente usa-e-getta ma rispettoso dell’ambiente e della salute”, ma se si volesse provarla, si consiglia di seguire i questi passi:

● verificare che l’assorbente sia certificato compostabile (non solo “biodegradabile”);

● informarsi su come funziona la raccolta dei rifiuti nel proprio Comune: se l’umido accetta questi prodotti o no;

● verificare che non ci siano parti “miste” (plastica nascosta, adesivi non naturali, etc.);

● fare attenzione alla sensibilità personale: alcune persone possono reagire anche a fibre naturali, adesivi, profumazioni residue, carta…

Durante le mestruazioni non esiste una scelta giusta: la cosa più importante è trovare ciò che ti fa sentire davvero a tuo agio. Le alternative ecologiche ci sono, ma vanno sempre calibrate nel rispetto della tua salute, della tua intimità e del rapporto unico che hai con il tuo corpo.

Se qualcuno avesse domande a riguardo può fare riferimento alla prof.ssa Bellotti e alla prof.ssa Martorana o ad Alice ed Elisa di III ALAV.



Alice Tagliapietra ed Elisa Martinello, III A LAV