Venerdì 3 ottobre 2025 a palazzo Verbania si è tenuta la premiazione per il concorso “Una giornata particolare” a cura dell’A.N.P.I. e del Comune di Luino. All’evento è stata richiesta la partecipazione delle classi delle vincitrici e dei vincitori, tra cui la 5U del Liceo Sereni di Luino e la 4ALAV del Liceo Sereni di Laveno.
La giornata ha avuto inizio con la distribuzione dei premi ai meritevoli dando a questi ultimi la possibilità di tenere un discorso di accettazione. Pertanto, alla consegna del premio, Thanh ha deciso di fare un piccolo intervento rivangando come vincendo un concorso di elaborati riguardo la Resistenza, fosse necessario che essa non sia ricordata solo come una "suppellettile inerme" ma da considerare con un potenziale rivolto al presente, per luoghi quali la Palestina e non solo. La Resistenza partigiana è stata condotta da gruppi di persone molto differenti e quando persone così politicamente discordi si uniscono per una causa, significa che la questione giunge oltre i partiti in favore di un ideale più importante.
Sono seguiti altri premi e interventi di alcuni ospiti selezionati dall’A.N.P.I. che hanno condiviso la loro toccante e concreta testimonianza riguardo la loro infanzia nel periodo della guerra. Il signor Giovanni Lusa, ad esempio, ha raccontato come la scuola spingesse verso il fascismo con l’appartenenza ai giovani balilla e come la fame colpì la sua famiglia.
Il primo posto assoluto è stato assegnato ad Agnese: il suo video, proiettato in sala, presenta tre testimonianze della Liberazione e spiega come una giornata particolare, il 25 aprile 1945, sia servita a rendere ogni nostra giornata normale. Successivamente sono state mostrate le foto e i video del viaggio a Mauthausen a cura dell’A.N.P.I., che Agnese ha vinto come premio. Infine quest'ultima ha tenuto un breve discorso per ricordare l’importanza dei giovani come generazione “ponte”, l’ultima generazione che ha la possibilità di incontrare la memoria storica della Resistenza.
L’ultimo intervento è stato affidato a Ester Maria De Tomasi, presidente della sezione A.N.P.I. di Varese e figlia di un sopravvissuto di Mauthausen.
Tra il sostegno dei nostri compagni e il potere dei racconti degli ospiti presenti, la giornata si è conclusa lasciandoci un ricordo importante, un ulteriore promemoria dell’importanza della Resistenza e, quel che più fondamentale e necessario, una nuova consapevolezza, la responsabilità e il compito di ricordare sempre il significato del 25 aprile e ancor di più di diffondere un messaggio sempre nuovo e attuale della Resistenza.
La Resistenza fa parte della vita di tutti i giorni e di situazioni attuali con cui ci troviamo obbligatoriamente a condividere il pianeta non senza conseguenze. La memoria della Resistenza deve essere rinnovata per darle sempre una nuova importanza e una nuova vita che solo nelle mani delle nuove generazioni può avere valore.
La giornata ha avuto inizio con la distribuzione dei premi ai meritevoli dando a questi ultimi la possibilità di tenere un discorso di accettazione. Pertanto, alla consegna del premio, Thanh ha deciso di fare un piccolo intervento rivangando come vincendo un concorso di elaborati riguardo la Resistenza, fosse necessario che essa non sia ricordata solo come una "suppellettile inerme" ma da considerare con un potenziale rivolto al presente, per luoghi quali la Palestina e non solo. La Resistenza partigiana è stata condotta da gruppi di persone molto differenti e quando persone così politicamente discordi si uniscono per una causa, significa che la questione giunge oltre i partiti in favore di un ideale più importante.
Sono seguiti altri premi e interventi di alcuni ospiti selezionati dall’A.N.P.I. che hanno condiviso la loro toccante e concreta testimonianza riguardo la loro infanzia nel periodo della guerra. Il signor Giovanni Lusa, ad esempio, ha raccontato come la scuola spingesse verso il fascismo con l’appartenenza ai giovani balilla e come la fame colpì la sua famiglia.
Il primo posto assoluto è stato assegnato ad Agnese: il suo video, proiettato in sala, presenta tre testimonianze della Liberazione e spiega come una giornata particolare, il 25 aprile 1945, sia servita a rendere ogni nostra giornata normale. Successivamente sono state mostrate le foto e i video del viaggio a Mauthausen a cura dell’A.N.P.I., che Agnese ha vinto come premio. Infine quest'ultima ha tenuto un breve discorso per ricordare l’importanza dei giovani come generazione “ponte”, l’ultima generazione che ha la possibilità di incontrare la memoria storica della Resistenza.
L’ultimo intervento è stato affidato a Ester Maria De Tomasi, presidente della sezione A.N.P.I. di Varese e figlia di un sopravvissuto di Mauthausen.
Tra il sostegno dei nostri compagni e il potere dei racconti degli ospiti presenti, la giornata si è conclusa lasciandoci un ricordo importante, un ulteriore promemoria dell’importanza della Resistenza e, quel che più fondamentale e necessario, una nuova consapevolezza, la responsabilità e il compito di ricordare sempre il significato del 25 aprile e ancor di più di diffondere un messaggio sempre nuovo e attuale della Resistenza.
La Resistenza fa parte della vita di tutti i giorni e di situazioni attuali con cui ci troviamo obbligatoriamente a condividere il pianeta non senza conseguenze. La memoria della Resistenza deve essere rinnovata per darle sempre una nuova importanza e una nuova vita che solo nelle mani delle nuove generazioni può avere valore.
Agnese Brambilla Pisoni (4ALAV), Thanh Van Boarolo (5U)