La Francia al Sereni


Il nostro paese affascina da anni, da secoli direi, tutto il mondo.
Quest’anno, quattro ragazze francesi hanno avuto l'opportunità di scoprire parte del nostro stupendo paese, decidendo di restare in Italia per un mese. Ovviamente le abbiamo intervistate! Abbiamo scoperto, io e Isabella, che parlavano benissimo l’Italiano! (e io che avevo ripassato..)

Subito ci siamo presentate, si chiamano: Judith, Sirine, Romane e Anouck, vengono da Lione.

La prima domanda è venuta da sé: ‘’Da quanto tempo siete in Italia?’’, Romane, che sembra la più spigliata, ci risponde ‘’Da circa tre settimane’’.

Isabella subito chiede: ‘’E quando andrete via?’’ E ahimè, veniamo a sapere che tra poco se ne vanno: ‘’Sabato!’’

Le ragazze, sollecitate dalle nostre domande, ci raccontano che hanno preso parte a questa esperienza grazie alla loro insegnante di italiano, coinvolgendo in tutto 12 ragazze, che sono state collocate nella nostra provincia. A Luino si sono fermate solo loro quattro.
Chiediamo che impressione hanno avuto del cibo e di Luino e rispondono in coro: ‘’Luino è fantastica!!’’ e una di loro aggiunge: ‘’Anche il cibo non scherza!’’

Successivamente abbiamo dirottato il discorso sulla scuola e ci dicono che hanno riscontrato molte differenze! Ci dicono:’’Il nostro sistema scolastico è strutturato in modo diverso rispetto al vostro: noi rimaniamo a scuola anche al pomeriggio e facciamo i compiti insieme ai professori, in modo tale da non avere lavoro a casa (anche perché non ce ne sarebbe il tempo!) e di consolidare gli argomenti. Inoltre possiamo decidere noi quali corsi frequentare, se ad esempio francese o italiano, fisica o chimica,ecc..’’ Ci svelano un segreto: ‘’Non abbiamo interrogazioni orali, le nostre prove consistono in test scritti’’ Inoltre, se manca un professore hanno l'autorizzazione ad uscire, senza avere l’obbligo di contattare i genitori e farsi venire a prendere, a prescindere dall’età!

Ci raccontano di aver visitato Milano e ci confessano che sono rimaste affascinate dal Duomo! Hanno valicato anche il confine per visitare la Val Verzasca, conosciuta anche come ‘’le Maldive di Varese’’. perché famosa per l’acqua cristallina (e gelida) e per il ponte romano davvero alto da cui i veri temerari si lanciano! E come ciliegina sulla torta, hanno anche avuto la possibilità di visitare Cannobio!

Chiediamo delle famiglie che rispettivamente le accolgono, ci dicono:’’ Sono davvero simpatici e gentili; soprattutto disponibili. Non a tutte le nostre compagne di scuola è andata così bene. Noi siamo state davvero fortunate!"

Suona la campanella, devo tornare in classe! Ci salutiamo e auguriamo un buon rientro nel paese di Manet e di Chanel, ma soprattutto delle baguette e dei croissant.

Au revoir filles!!!!

 Alessia Maselli (3AL), con la collaborazione di Isabella Parodi