Sabato 30 aprile, nella palestra del Liceo Sereni di Luino, si è tenuta un'assemblea guidata dall'associazione no profit "Bionic People", sul tema della disabilità. Bionic People è un’associazione sportiva dilettantistica composta da persone con diverse tipologie di disabilità che hanno deciso di mettersi in gioco e di raccontarsi.
Le classi hanno partecipato in gruppi per ascoltare le parole di un ex-studente del Liceo, Giorgio Napoli, che in seguito ad un incidente ha dovuto purtroppo affrontare la perdita di un arto, ovvero della gamba destra. Il ragazzo si è presentato fin da subito come una persona solare, con tanta voglia di condividere la sua esperienza e di rispondere alle domande degli studenti.
All'inizio dell'assemblea, Giorgio ha cominciato a raccontarci la sua storia partendo, appunto, dall'incidente e di come si sia svegliato all'ospedale con una scelta da compiere: tenere la gamba, ma con funzionalità ridotte, oppure percorrere la strada dell'amputazione (consigliata inoltre dai medici). La seconda scelta ha avuto la meglio e così è cominciata la sua nuova sfida. Giorgio ha affermato che fin da subito ha cercato di affrontare la situazione con ironia, soprattutto di fronte ad amici e parenti, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua ripresa ricca di alti e bassi. Successivamente ha spiegato come è strutturata una protesi e degli eventuali disagi che ha provato nei primi periodi di utilizzo.
Per concludere, ha lasciato spazio ad eventuali domande o dubbi degli studenti, rispondendo sempre in modo pertinente e soddisfacente.
Baudo Greta, Rancan Sophia, Santamaria Alessia (3^ALF)
Le classi hanno partecipato in gruppi per ascoltare le parole di un ex-studente del Liceo, Giorgio Napoli, che in seguito ad un incidente ha dovuto purtroppo affrontare la perdita di un arto, ovvero della gamba destra. Il ragazzo si è presentato fin da subito come una persona solare, con tanta voglia di condividere la sua esperienza e di rispondere alle domande degli studenti.
All'inizio dell'assemblea, Giorgio ha cominciato a raccontarci la sua storia partendo, appunto, dall'incidente e di come si sia svegliato all'ospedale con una scelta da compiere: tenere la gamba, ma con funzionalità ridotte, oppure percorrere la strada dell'amputazione (consigliata inoltre dai medici). La seconda scelta ha avuto la meglio e così è cominciata la sua nuova sfida. Giorgio ha affermato che fin da subito ha cercato di affrontare la situazione con ironia, soprattutto di fronte ad amici e parenti, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua ripresa ricca di alti e bassi. Successivamente ha spiegato come è strutturata una protesi e degli eventuali disagi che ha provato nei primi periodi di utilizzo.
Per concludere, ha lasciato spazio ad eventuali domande o dubbi degli studenti, rispondendo sempre in modo pertinente e soddisfacente.
Baudo Greta, Rancan Sophia, Santamaria Alessia (3^ALF)
