SI CHIUDE NUOVAMENTE. Sabato 24 ottobre, ultimo giorno di scuola!!!

Proprio così: tutti noi studenti GRANDI di nuovo a casa.
Solo un mese fa abbiamo ripreso a frequentare il nostro Sereni, con la gioia di rivedersi......
SI', distanziati, MA A SCUOLA.
SI', divisi in due gruppi, MA A SCUOLA.
SI', con le mascherine, MA A SCUOLA.

Sabato nelle aule e tra i corridoi si respirava “un'atmosfera strana”, non certo i saluti gioiosi da pre-vacanza, solo tanto rammarico. E allora la nostra redazione vi saluta, ma solo con un arrivederci. Continuate a seguirci perchè pubblicheremo anche da remoto, cercando comunque di fare informazione e, quando sarà possibile, cultura “in pillole”!!!!

INTANTO VI SEGNALIAMO LA MOSTRA OSCAR MONDADORI A PALAZZO VERBANIA
Sempre sabato, in diretta streaming, è stata inaugurata una mostra sugli Oscar Mondadori.

Perché proprio a Luino?

Luigi Mascheroni spiega che due sono i motivi che collegano tale mostra alla nostra cittadina: l'idea di creare la collana editoriale degli Oscar Mondadori, diventata poi la più famosa in Italia, è del poeta Vittorio Sereni con Alberto Mondadori: i due progettano una collana di tascabili, i libri “transistor” come li definisce Sereni, cioè non più preziosi, da conservare, ma per lettori in movimento, studenti, impiegati, operai, tutti i pendolari, libri da leggere sul tram o sul treno, libri da sottolineare, far loro le orecchie all'angolo, infine da regalare perchè il prezzo era abbordabile - solo 350 lire - e si acquistavano in edicola.

Nel 1965 comincia, dunque, l'avventura della nuova collana Oscar Mondadori: il primo titolo è “Addio alle armi” di Ernest Hemingway, sulla copertina c'è un'immagine di Rock Hudson, l'attore che interpretò sullo schermo il ruolo del protagonista, alter ego dell'autore del romanzo. Verso la fine del testo, vengono nominate “le luci” di Luino dal lago, chiaro riferimento al Kursaal, oggi Palazzo Verbania.

Diverse le curiosità esposte alla mostra, ve ne raccontiamo soltanto un paio, la statuetta degli Oscar di circa trenta centimetri fusa per la pubblicità di Carosello negli anni Settanta e la maglia del Milan, con l'Oscar, indossata da un giovanissimo Maldini negli Anni Ottanta.

La mostra si può visitare solo su prenotazione. 

LA REDAZIONE DEL SERENI