INTERVISTA ALLA NOSTRA DIRIGENTE

Siamo Marta e Isabella, della classe 5D; come ogni anno, non poteva mancare l’intervista alla nostra Preside per concludere questo percorso scolastico un po' particolare; le risposte che abbiamo ottenuto permettono di rileggere quest’anno proprio dal punto di vista della Dirigente

Isabella: Come pensa che il nostro Liceo abbia affrontato questa nuova tipologia di didattica a distanza?
Preside: Ritengo che il Liceo abbia vissuto un primo momento di disorientamento circa le modalità organizzative, circostanziate da un periodo unico nel suo genere; come Istituto abbiamo cercato di implementare la DAD con una serie di supporti formativi che spaziano da video-lezioni, Meet o Classroom. Abbiamo scelto di non privilegiare una modalità per trovare la strategia più adatta ad ogni singola classe. Arrivare a tutti gli studenti è stata una sfida ardua, la nostra zona geograficamente presenta complicazioni a livello di connessioni, inoltre non tutti gli studenti disponevano di un dispositivo individuale.

I: Come definisce il bilancio complessivo di quest'anno?
P: Il bilancio dell’anno scolastico deve sicuramente essere suddiviso in due fasce: la prima parte dell’anno è stata maggiormente di progettazione e la realizzazione di ciò che sarebbe dovuto avvenire nel secondo quadrimestre; ma a causa di queste circostanze, ci siamo trovati ad immaginare una nuova scuola, una scuola strettamente virtuale che impedisce la vicinanza, il confronto e il rapporto tra le persone; sono venute a mancare le voci nei corridoi, il vivace confronto quotidiano… insomma tutto quello che fa della scuola una grande comunità educativa.

I: È a favore dello svolgimento della maturità nonostante questa situazione delicata?
P: La maturità 2020 è una grande incognita: è frutto di numerosi dibattiti, anticipazioni e cambiamenti. Pare però che la soluzione finale prestabilita preveda un orale in presenza, la commissione interna, colloquio secondo i punti stabiliti ministerialmente. Personalmente avrei preferito, visto le circostanze svolgere l’esame a distanza, soprattutto per motivi di sicurezza

Marta: Ha qualche consiglio per i maturandi che andranno a sostenere l'esame in questa circostanza?
P: Ai maturandi posso solo dire: state tranquilli, il colloquio valuterà il vostro percorso di 5 anni che avrà il peso del 60% sulla valutazione. L'ansia ci sarà comunque, ma avrete davanti i docenti che vi conoscono. Andrà tutto bene perché quest'anno è stato per voi già difficile, vi ha tolto la spensieratezza, vi ha messo di fronte alla precarietà della vita e vi ha fatto capire quanto tutto quello che diamo per scontato, possa svanire.

M: Come pensa sia stato svolto il lavoro dai rappresentanti di quest'anno?
P: I rappresentanti per la prima parte dell'anno sono stati molto attivi ed impegnati, avevano molte proposte da attuare, a causa dell’emergenza però, non è stato possibile realizzare quanto progettato in precedenza

M: Ritiene che sia mancato qualcosa nella strutturazione della didattica a distanza? Se sì, cosa?
P: Ritengo che nella DAD, a volte, sia mancato il coordinamento tra i docenti dei consigli di classe che, in buona fede, per fare il più possibile, spesso sovrapponevano le attività, oppure concentravano molte di loro in alcune giornate. Poi anche gli studenti non hanno sempre interagito con i docenti, tuttavia siamo riusciti a coinvolgere tutti.
Sono convinta che la scuola vera, pur con tutte le innovazioni tecnologiche, sia quella in presenza perché è la sola modalità che restituisce il calore della relazione, il passaggio delle emozioni e la bellezza della vita in classe.

Marta Bruno e Isabella Parodi (5D)
La Dirigente con Marta e Isabella, in una foto dello scorso anno