Intervista al rappresentante d'Istituto, Nicolò Cobianchi

Giovedì 27 novembre, noi della Redazione abbiamo avuto il piacere di intervistare uno dei nostri rappresentanti di istituto: un neo candidato, alle prime armi ma molto sicuro di sé e con tanta voglia di parlare: Nicolò Cobianchi.

Irene: Prima di tutto: il nome della lista e il suo significato.
Nicolò: Il nome della lista è: “In Student We Trust”.
Questa è una frase molto celebre ripresa della banconota del dollaro, dove troviamo scritto “In God We Trust”: è una sorta di provocazione, sta a significare che qualsiasi cambiamento deve partire da noi studenti.
Perché siamo noi la parte integrante della nostra scuola.
Perché se non c'è la mobilitazione da parte nostra, non si può ottenere nulla.

I: Quali sono i vostri progetti?
N: Come prima cosa cercheremo di fare da collante tra gli studenti e il Consiglio d'Istituto. In primo piano cerchiamo di migliorare le assemblee; istituire e scegliere un tema che venga trattato precedentemente in classe con  professori e compagni e poi in assemblea, così da creare un dibattito attivo e non le solite assemblee statiche.
Poi la scuola aperta fino alle 13:00 per i ragazzi del biennio che devono, magari, aspettare a lungo l'autobus per il ritorno.
Un'altra idea è quella di creare un progetto di “composizione”, dove verranno coinvolti studenti, esperti di musica ed anche appassionati per realizzare, tutti insieme, una canzone.
Cercheremo di proporre le competizioni sportive anche a livello provinciale insieme a vari istituti. Un'altra proposta, sempre a livello competitivo, è quella di proporre delle “gare” di poesia e fotografia, mirate a sviluppare attitudini e talenti di tutti noi e per creare una sana competizione non solo a livello sportivo.
Tra le varie altre proposte ci sono la felpa della scuola, l'annuario e il ballo di fine anno; abbiamo anche il ballo d'inverno.

I: Cosa ti ha spinto a candidarti e come è nata questa lista?
N: L'idea è nata da me, poi ho chiesto a Martina di affiancarmi in questo percorso, ne abbiamo parlato ed eccoci qua.
Credo che la cosa che mi abbia spinto a candidarmi sia il mio interesse  per la politica, che viene intesa come un mondo distante da noi, com'è talvolta la scuola, è ciò è sbagliato: bisogna diventare  parte integrante di essa.
Ora, non voglio entrare in consiglio e stravolgere l'istituto, qualsiasi cambiamento sarà ponderato e graduale.

I: Questo è un compito gravoso ed impegnativo: credi di esserne all'altezza?
N: Sì, assolutamente.

I: Come valuti gli altri rappresentanti d'istituto?
N: Fino a poco prima dell'assemblea non li conoscevo, mi sembrano entrambi molto validi e desiderosi di lavorare e collaborare.
Lorenzo mi è sembrato una persona intraprendente e sicura di sé, mentre Francesca mi è sembrata una personalità forte e decisa.

Irene Brioschi,3BL