L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO DELLA 4B: IL DIARIO INEDITO DI SERGIO BRUSA PASQUE’: “LA SCELTA”

Sabato 10 novembre, presso la Sala consiliare del Comune di Luino, si è tenuta la presentazione dell’Alternanza scuola lavoro della 4B.
Di fronte ad una sala gremita, Federico e Niccoló, disinvolti e capaci come navigati presentatori, hanno introdotto i lavori di un’esperienza eccezionale: la presentazione del diario inedito dell’Ing. Sergio Brusa Pasqué, che sarà in vendita da gennaio.
Federico ha presentato il
protagonista di questa vicenda: Sergio Brusa Pasqué proveniva da una famiglia che aiutò ebrei ed anti-fascisti a fuggire e fu costretto all’età di 19 anni a rifugiarsi in Svizzera perché ricercato dalle milizie fasciste. In seguito divenne il capo della Resistenza di Varese e scrisse un diario, che rimase nascosto finché la figlia Elena e i nipoti decisero di pubblicarlo, dopo un lungo lavoro di "decifrazione" (la grafia era minutissima) e di tagli (le pagine erano numerosissime), portato avanti grazie all’aiuto del giornalista Giannantoni.

Dopo il saluto delle autorità, il presidente degli Amici del Liceo Nunzio Mancuso e il Sindaco Andrea Pellicini, la Dirigente Maria Luisa Patrizi ha preso la parola, elogiando il lavoro di alunni e insegnanti e ricordando che nel nostro Liceo il lavoro di Alternanza assume un ruolo significativo ed esemplare, grazie alla regia della responsabile, Prof.ssa Silvia Sonnessa, e della sua collaboratrice, Dott.ssa Gertrude Corsaro.

In seguito Federico ha invitato alcune sue compagne a leggere stralci tratti dal Diario: di grande impatto emotivo è risultato quello di Martina, che ha ricordato in prima persona la fucilazione di un amico di Sergio: di fronte al plotone di esecuzione nazista, con il terrore nel cuore e lo sguardo fisso al cielo, questo partigiano è riuscito a salvarsi perché il ragazzo vicino a lui, un inglese, trafitto dalle pallottole, gli è caduto addosso, riparandolo da colpi mortali. Ferito al fianco e ad un braccio, è rimasto svenuto per ore; poi, quando si è reso conto che era ancora vivo e che i soldati se ne erano andati, è fuggito ed è stato aiutato da alcuni contadini che abitavano lì vicino. La figlia di Brusa Pasqué, riprendendo in seguito l'aneddoto, ha detto che questo ragazzo, diventato adulto e primario di Ginecologia all’ospedale di Varese, raccontava sempre che forse si era salvato perché nella sua carriera aveva fatto nascere migliaia di bambini, e quindi la sua vita era stata considerata preziosa come dono per la vita degli altri.


Infatti, in seguito, i nostri presentatori hanno introdotto gli ospiti della serata: la moglie, la figlia Elena di Brusa Pasqué, il giornalista Federico Bianchessi e il regista Mauro Campiotti, che a breve inizierà i lavori di un film dedicato ad un grande amico di Sergio: Calogero Marrone. Questi, impiegato nel comune di Varese, creò moltissimi passaporti “veri/falsi” (falsi nelle generalità, veri perché scritti nell’anagrafe del Comune) per salvare altrettanti ebrei e dissidenti: fu però denunciato alle autorità e finì i suoi giorni nel campo di concentramento di Dachau.

La figlia Elena ha ricordato il lavoro di ricostruzione del Diario, non a caso intitolato “La scelta”: la scelta tra l’indifferenza e l’impegno, tra la grigia quotidianità e l’eroismo, tra la dittatura e la libertà. Il padre era restio a far conoscere le sue memorie, per una sorta di pudore che accomuna molti che hanno vissuto esperienze sconvolgenti come quelle della Resistenza; poi la caparbietà della figlia e dei nipoti ha avuto la meglio, e si è potuto così ricostruire un pezzo di storia che riguarda strettamente anche il nostro territorio, visto che i valichi per la Svizzera del Luinese erano considerati più sicuri e quindi gran parte delle vicende sono ambientate proprio nelle nostre valli.

I ragazzi di 4B si sono a questo punto improvvisati intervistatori e, con grande professionalità, hanno posto diverse domande agli ospiti; sicuramente la risposta che ci ha commosso di più è stata quella della moglie, che ha raccontato come lei e suo marito si erano conosciuti. Durante un ballo delle debuttanti di Varese, lei era presente con alcuni parenti e scambiò poche parole con quell’aitante giovane. Terminata la festa, Sergio non ebbe pace finché non riuscì a rintracciarla, addirittura andando di persona fino a Novara: e certo non fece uso di Facebook o Instagram! Ma per uno che aveva affrontato a viso aperto Nazisti e Fascisti, la distanza dalla fanciulla amata non poteva essere certo un ostacolo.

In seguito Sergio si laurea in Ingegneria, fonda l’omonimo studio di Architettura, tuttora presente a Varese, e diventa fondatore della storica Ignis di Varese: proprio la passione e la bravura nel basket, come racconta la figlia, gli permisero un trattamento più umano nel campo di prigionia in Svizzera, perché riuscì a far vincere la squadra del Lugano.

Dopo la presentazione di un video molto toccante, creato dagli alunni di 4B, la serata è terminata con il dono, da parte della figlia Elena, di una delle prime stampe del Diario alla Prof.ssa Sonnessa, che ha ringraziato commossa e ha ricordato l’apporto anche del prof. Niccoló Conti, insegnante di Storia e Filosofia della classe e grande amico, fin dall’infanzia, della famiglia Brusa Pasqué.

Una serata all’insegna dei grandi valori che hanno fatto grande l’Italia, e che vengono ribaditi da ragazzi che hanno lavorato su un pezzo di passato per costruire il futuro: un esempio di notevole maturità e professionalità, che ha colpito tutti i presenti e che fa onore al nostro Liceo.

Sì, ragazzi, siamo veramente orgogliosi di voi!!!!

La Redazione (Fotografie di Chiara Oddone)