HILLARY, TRUMP … E LE STRANE ELEZIONI 2016

Venerdì 4 novembre, nella cornice della Sala Conferenze della Banca Popolare di Bergamo, si è tenuto l’interessante incontro riguardante le imminenti elezioni americane, organizzato dagli Amici del Liceo “Sereni”.

Introdotto dal Dott. Alessandro Franzetti, Mauro Della Porta Raffo, saggista, scrittore ed esperto di cultura e storia americana, ha intrattenuto il pubblico svelando curiosi e accattivanti particolari relativi alla complessità del sistema elettorale statunitense, che non è diretto e popolare, come in Italia, ma varia da stato a stato. Secondo il relatore, alla base probabilmente ci fu la mancanza di fiducia nel popolo da parte dei Padri fondatori, che idearono un metodo complicatissimo per pervenire a individuare i 538 Grandi Elettori, che saranno i veri protagonisti nell’elezione di martedì 8 novembre.

Altro enigma spiegato dal prof. Raffo è il motivo per cui negli U.S.A. si vota il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre di ogni anno bisestile: il mese venne scelto perché era un periodo di riposo per gli agricoltori e gli allevatori, che costituivano la maggioranza dei primi cittadini americani. Il giorno, escludendo la domenica, dedicata al Signore, perché raggiungere in una sola giornata i seggi elettorali, per chi abitava lontano, sarebbe stato difficile; quindi di martedì, e il secondo del mese, in modo da non far coincidere le elezioni con le festività dei Morti. E perché di anno bisestile? Perché le prime elezioni si svolsero nel lontano 1778, che era un anno bisestile: dato che le elezioni presidenziali si tengono ogni quattro anni, ecco svelato l’ultimo arcano!

Dopo altri innumerevoli aneddoti presentati dal relatore, che ha sfoderato una memoria prodigiosa, si è giunti al momento delle domande da parte del pubblico: naturalmente è stato chiesto al Prof. Raffo di fare un pronostico: Hillary o Donald? Il saggista non si è voluto sbilanciare, anche se ha ricordato di non dare nulla per scontato!

E adesso, ad elezioni concluse, possiamo dire che aveva ragione!

La Redazione