Perdonare non è far finta che...

Nella giornata del 14 aprile le classi 3^A, 3^D, 3^U, 5^C e 5^D si sono recate presso l'Auditorium di Milano per assistere alla conferenza tenuta da Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso nella strage di via d'Amelio nel 1992.
La testimonianza di padre Sorge ha aiutato la signora Rita nella ricostruzione degli anni dal 1985 al 1996 a Palermo, in cui si verificarono le maggiori stragi legate alla Mafia.
La conferenza, dal titolo "Perdonare non è far finta che..." ha toccato i seguenti punti:
avere la capacità di perdonare coloro che sono pentiti dei propri errori, che
scontano le loro pene;
riuscire a scovare la scintilla di umanità nelle persone, anche mafiose, che sono prima di tutto Uomini.
La signora Rita Borsellino ha ribadito più volte di non provare odio nei confronti degli artefici dell'omicidio del fratello Paolo, ma piuttosto di sentire rabbia e  di non voler vendetta bensì giustizia.
Dicendo "Nella giustizia è importante che chi ha compiuto un errore ne riconosca la colpevolezza. Non esistono verità non vere e giustizia non giusta", la signora Borsellino enfatizza il valore delle scelte dell'uomo, soprattutto quelle crudeli  che non possono essere giustificate.
Nel corso dell'incontro sono state citate numerose vittime della Mafia con le loro storie; ad esempio Falcone, Puglisi e Di Matteo: purtroppo l'argomento non è stato trattato a fondo, come avremmo voluto.
Ha suscitato però in noi grande commozione la testimonianza in prima persona della signora Borsellino, specialmente quando ha ricordato le gesta e l’impegno del fratello Paolo.
La morte del magistrato Borsellino, per la signora Rita, non è stata vana, infatti ha acceso la speranza per il futuro di un Paese in cui, grazie a persone come lui, l'associazione organizzata mafiosa verrà sconfitta.

Claudia Cappato e Francesca Iannotti (3U)